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Il Giappone espande la propria rete GPS

Il Governo giapponese ha ordinato alla Mitsibishi Electric Corp. la costruzione di tre satelliti per la navigazione, al fine di consolidare il programma di espansione della rete GPS nella regione asiatica che si affaccia sull’Oceano Pacifico.

Lo scorso 29 Marzo il Cabinet Office nipponico ha annunciato l’intenzione di espandere il Quasi-Zenith Satellite System approvando il contratto da 526 milioni di Dollari assegnato alla Mitsubishi Electric Corp. per la costruzione di tre satelliti da lanciare entro la fine del 2017.

Due unità verranno poste su orbite inclinate, mentre uno spacecraft opererà in un’orbita geostazionaria equatoriale.

Il Cabinet Office, presieduto dal Primo Ministro giapponese Shinzo Abe, ha inoltre approvato un altro contratto con una special-purpose company guidata dalla NEC Corp., per la gestione operativa della costellazione QZSS per un periodo di 15 anni. Il contratto, da 1,2 miliardi di Dollari, copre anche la progettazione, la verifica e la manutenzione del ground system.

Questi tre nuovi satelliti si uniranno al primo quasi-zenith satellite giapponese, soprannominato Michibiki (“mostrare la via” in giapponese) lanciato nel Settembre 2010, per andare a formare una costellazione a 4 unità, ciascuna delle quali opererà in banda L.

Secondo l’Office of National Space Policy del Governo presieduto da Abe, il sistema di navigazione complementare nazionale incrementerà la disponibilità di dati satellitari relativi alla posizione. I segnali GPS in Giappone hanno una copertura temporale del 90 percento, ma la navigazione satellitare raggiungerà il 99.8 percento con l’attivazione dei satelliti QZSS secondo quanto dichiarato dai dirigenti governativi nipponici durante una presentazione all’United Nations Office for Outer Space Affairs.

Il sistema a quattro satelliti andrà ad aggiungersi agli altri già operativi in orbita, trasmettendo accurati segnali di posizione a più utenti, soprattutto nelle zone urbane ed in quelle montane dove le alte costruzioni ed i rilievi naturali riducono la visibilità dei satelliti sull’orizzonte.

Gli esperimenti condotti dalla prima unità QZSS attualmente in orbita, hanno mostrato una disponibilità di dati quasi raddoppiata nella zona centrale di Tokyo in determinate fasce orarie, mentre gli errori di posizione si sono ridotti di un fattore di tre.

Il Giappone sta inoltre pianificando di collocare in orbita altri sette satelliti QZSS nella prossima decade, con le prime piattaforme che saranno operative nel 2018.

 

Fonte: Spaceflightnow.com

 

Nell’immagine in evidenza, il satellite Michibiki lanciato l’11 Settembre 2010 in una rappresentazione artistica © JAXA.

 

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