Cambio di programma
Non capita spesso, ma la steppa non fa sconti ed è meglio assecondarla. Le condizioni meteo nel luogo previsto per l’atterraggio fanno scivolare di un giorno la partenza della Sojuz dalla ISS.
Nonostante l’addestramento di cosmonauti e astronauti preveda tecniche di sopravvivenza nelle foreste innevate e nella steppa, il meteo inclemente nell’area prevista per il recupero della Sojuz TMA-06M ha convinto il controllo missione di Mosca a posticipare di un giorno il rientro.
Dopo tutto, l’addestramento non rende temperature sotto lo zero, bufere di neve e una fitta copertura nuvolosa (che ostacolerebbe l’avvistamento della capsula) meno fastidiose.
L’equipaggio della Soyzuz, Ford, Novitskiy e Tarelkin rientrerà dunque nella notte tra di oggi (tra il 15 e il 16 Marzo) con un undocking previsto alle 00:43 ora Italiana e un touchdown previsto per le 4:06 del mattino.
Cambio della guardia
Kevin Ford spenderà dunque ancora un giorno a bordo dell’avamposto orbitale, dopo aver consegnato la stazione nelle mani del nuovo comandante, il Canadese Chris Hadfield.
È la prima volta che il Canada, uno degli stati membri del concerto di Nazioni che ha realizzato la stazione spaziale, prende il comando. La maggior parte dei comandanti fino ad ora sono stati un’alternanza di Cosmonauti Russi e Astronauti Americani, con la notevole eccezione del primo comandante Europeo (Belga) Frank De Winne.
Nei prossimi mesi vedremo anche il primo comandante Giapponese, Soichi Noguchi, che completerà il ciclo del comando per i partner principali della stazione.
Il Canada ha contribuito al progetto realizzando i Canadarm, i bracci robotici che sono stati lo strumento principale, insieme allo Space Shuttle, per l’assemblaggio della Stazione. L’Europa è presente con il modulo abitabile Columbus e il Giappone con il modulo Kibo. Tutti i partner, attraverso organizzazioni scientifiche, forniscono payload ed esperimenti.