Aggiornamenti dal sistema solare: febbraio 2013

Sempre più nel vivo la missione di Curiosity sulla superficie di Marte. Ricominciano inoltre i flyby di Titano per Cassini, mentre si preparano ben quattro missioni per questo 2013.

Di seguito il dettaglio delle varie missioni attive e quelle in fase di preparazione.

Missioni in fase di preparazione per il lancio: 4

La sonda LADEE (Lunar Atmosphere and Dust Environment Explorer), della NASA, è ormai assemblata e tutti i suoi strumenti sono stati integrati, compresi i pannelli solari. La missione riguarda lo studio della debole atmosfera lunare ed avrà una durata complessiva di 160 giorni: 30 di avvicinamento all’orbita lunare, 30 giorni di test e verifiche sugli strumenti scientifici e 100 di missione vera e propria. Il lancio è previsto per l’agosto del 2013.

Un’altra missione lunare, stavolta cinese, è prevista per la seconda metà del 2013. Chang’E 3 sarà composta da un lander da 1200 kg e da un piccolo rover. Se tutto andrà bene sarà il primo atterraggio sulla superficie del nostro satellite dopo 37 anni. Verso la fine del 2013 si apre anche la finestra di lancio, circa biennale, verso Marte. Sono attualmente previste due missioni: l’orbiter americano MAVEN ed uno indiano, di cui ancora non si conosce il nome ufficiale.

Missioni Operative: 11

La sonda Messenger, di NASA, sta completantdo la prima estensione della propria missione in orbita intorno a Mercurio. È sempre interessante andare a controllare periodicamente la magnifica galleria di immagini.

Un po’ più lontana dal Sole, Venus Express, di ESA, continua lo studio di Venere dalla sua orbita. La missione durerà almeno fino al 2014. Le osservazioni della sonda hanno permesso di rilevare come l’interazione tra il vento solare ed il pianeta produca comportamenti simili alle comete.

Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO), della NASA, continua la sua missione di mappatura ad alta risoluzione della Luna. Sempre intorno al nostro satellite, le due sonde della missione Artemis stanno studiando il debole campo magnetico lunare per una lunga missione che dovrebbe durare almeno sette anni.

Sulla superficie di Marte è il sol 179 per Curiosity/Mars Science Laboratory (MSL). Il rover ha raggiunto da diverse settimane il suo primo vero obiettivo scientifico lungo il cammino verso Mount Sharp, cioè l’area battezzata Glenelg. Qui, in particolare nella zona denominata Yellowknife Bay, Curiosity ha compiuto dei test sui rimanenti strumenti di cui è equipaggiato e che non aveva ancora utilizzato, ovvero il Dust Removal Tool (che serve, banalmente, a spazzolare le rocce dalla polvere) e, soprattuto, la piccola trivella di cui è dotato. I primi test preliminari sono avvenuti nei giorni scorsi e nei prossimi sol avverrà il primo test completo dello strumento. Potete seguire le varie fasi della missione di Curiosity sia su AstronautiNEWS.it, per i principali aggiornamenti, sia sul thread live del forum.

È invece il sol numero 3213 per l’altro rover della NASA Opportunity. Il Mars Exploration Rover (MER) superstite è sempre a Cape York, sul bordo cratere Endeavour, e sta cominciando la sua esplorazione dettagliata della regione, cominciando dall’area in cui si trova attualmente, denominata Matijevic Hill. Il 24 gennaio Opportunity ha celebrato il suo nono anniversario su Marte.

La sonda americana Mars Reconnaissance Orbiter continua a studiare la meteorologia di Marte dall’orbita tramite lo strumento HiRISE, il quale viene utilizzato anche per fornire informazioni meteorologiche aggiornate a Curiosity e Opportunity.

Anche la sonda ESA Mars Express continua la sua missione intorno al pianeta rosso. Merita un’occhiata la galleria di immagini sul nuovo sito della missione, rinnovato insieme a tutti i siti ESA.

In orbita intorno al pianeta rosso dal 2001, Mars Odyssey, di NASA, è attualmente la missione marziana operativa da più tempo.

La sonda NASA/ESA/ASI Cassini sta compiendo l’orbita Rev 180 intorno a Saturno. Il 17 febbraio, durante la Rev 181, la sonda riprenderà i flyby programmati di Titano con il sorvolo T89 alla distanza di 1978 km dal satellite di Saturno. Dal 19 febbraio al 3 marzo Cassini sarà nell’orbita Rev 182. L’inclinazione dell’orbita rimane sempre piuttosto elevata, con diversi passaggi sul piano degli anelli di Saturno e possibilità di magnifiche foto.

Le sonde americane Voyager 1 e 2 sono ancora operative nel loro viaggio di allontanamento dal sistema solare. Voyager 1 si trova attualmente a circa 124 UA dalla Terra (17 ore e 8 minuti-luce) e sembra aver raggiunto una nuova, ed inaspettata, regione del sistema solare, denominata “autostrada magnetica”. Gli scienziati si aspettano l’uscita della sonda dall’eliosfera nei prossimi mesi. Voyager 2 è invece a circa 102 UA (14 ore e 4 minuti-luce) dalla Terra.

Missioni in viaggio verso il prossimo obiettivo: 5

La sonda ESA Rosetta è nel suo ultimo tratto di viaggio verso la cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko. È in fase di ibernazione dal giugno del 2011 e verrà risvegliata solo nel gennaio del 2014. L’immissione in orbita intorno alla cometa è previsto per maggio 2014.

La sonda americana Dawn, dopo più di un anno passato a studiare l’asteroide Vesta, è ora in viaggio verso la sua destinazione finale, il pianeta nano Cerere, distante ancora circa 0,38 UA. L’incontro con l’oggetto più grande della fascia degli asteroidi è previsto per il 2015.

New Horizons, anch’essa di NASA, ha ancora 7,1 UA da percorrere per raggiungere Plutone nel 2015. Adesso mancano 888 giorni all’incontro ravvicinato e la sonda ha superato la metà strada tra le orbite di Urano e Nettuno. È in fase di studio anche la possibilità di proseguire la missione verso altri oggetti della fascia di Kuiper. Nel mese di gennaio la sonda ha effettuato diversi test dei propri strumenti, prima di essere nuovamente posta in ibernazione.

La sonda giapponese Akatsuki è in orbita eliocentrica in attesa di incontrare Venere per la seconda volta, dopo la fallita inserzione in orbita nel 2010. Il prossimo incontro con Venere avverrà nel novembre del 2015.

La sonda NASA Juno è in viaggio verso il gigante del sistema solare, Giove. Dopo aver superato ampiamente l’orbita di Marte, adesso la sonda sta tornando verso il sistema solare interno, per effettuare un flyby della Terra nell’ottobre del 2013, fra 244 giorni. L’assist gravitazionale permetterà alla sonda di arrivare a Giove nel luglio del 2016.

Sonde operative senza una missione: 3

Dopo le straordinarie immagini inviate dalla missione cinese Chang’E 2 durante il flyby dell’asteroide 4179-Toutatis, avvenuto lo scorso 13 dicembre, la sonda rimane in orbita eliocentrica e, a meno di sorprese, dovrebbe aver terminato la sua ultima missione, dopo aver anche orbitato intorno alla Luna durante la missione primaria e, successivamente, essere stata posizionata in orbita intorno al punto lagrangiano L2 del sistema Terra-Sole.

L’International Cometary Explorer, lanciata da NASA nel 1978 come International Sun/Earth Explorer 3, rimane in orbita eliocentrica ed effettuerà un incontro ravvicinato del nostro pianeta nel 2014. Dopo tale data ICE potrà essere ri-immessa in orbita intorno al punto lagrangiano Terra-Sole L1, oppure potrà utilizzare assist gravitazionali multipli della Terra per il flyby della cometa Wirtanen quando sarà nel suo massimo avvicinamento al nostro pianeta nel dicembre del 2018.

Deep Impact, altra sonda americana, è attualmente in orbita eliocentrica dopo aver visitato le comete Tempel 1, nel 2005, e Hartley 2, nel 2010 (missione EPOXI). È possibile che la sonda venga indirizzata verso una terza destinazione, l’asteroide 2002-GT, nel 2020. Nel frattempo la sonda ha ripreso la cometa ISON, che si prevede essere tra le comete visibili da terra più brillanti degli ultimi anni.

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Matteo Carpentieri

Appassionato di astronomia e spazio, laureato in una più terrestre Ingegneria Ambientale. Lavora come lecturer (ricercatore) all'Università del Surrey, in Inghilterra. Scrive su AstronautiNews.it dal 2011.