Aggiornamenti dal sistema solare: gennaio 2013
Finisce in bellezza questo 2012 nel sistema solare: dal sorprendente flyby dell’asteroide 4179-Toutatis da parte della sonda cinese Chang’E 2 all’entrata nel vivo della missione scientifica di Curiosity su Marte, dalla fine della missione GRAIL sulla Luna alle sempre splendide immagini provenienti da Saturno dalla sonda Cassini.
Le straordinarie scoperte scientifiche continueranno certamente in questo mese di gennaio, quando Opportunity festeggerà i suoi 9 anni sulla superficie del pianeta rosso. Si entra, inoltre, nel vivo della fase finale di preparazione per il lancio della sonda lunare LADEE, che avverrà in agosto.
Di seguito il dettaglio delle varie missioni attive e quelle in fase di preparazione.
In preparazione per il lancio:
La sonda LADEE (Lunar Atmosphere and Dust Environment Explorer), della NASA, è ormai assemblata e tutti i suoi strumenti sono stati integrati. Il satellite verrà presto trasferito presso la sede di Santa Clarita, in California, per i test finali. La missione riguarda lo studio della debole atmosfera lunare ed avrà una durata complessiva di 160 giorni: 30 di avvicinamento all’orbita lunare, 30 giorni di test e verifiche sugli strumenti scientifici e 100 di missione vera e propria. Il lancio è previsto per l’agosto del 2013.
Un’altra missione lunare, stavolta cinese, è prevista per la seconda metà del 2013. Chang’E 3 sarà composta da un lander da 1200 kg e da un piccolo rover. Verso la fine del 2013 si apre anche la finestra di lancio, circa biennale, verso Marte. Sono attualmente previste due missioni: l’orbiter americano MAVEN e quello indiano Mangalyaan.
Esplorando il sistema solare interno:
La sonda Messenger, di NASA, sta completantdo la prima estensione della propria missione in orbita intorno a Mercurio. È recente la notizia della scoperta, grazie ai dati inviati dalla sonda, di ghiaccio di acqua ed altre sostanze volatili nei crateri polari. Inoltre è sempre interessante andare a controllare periodicamente la magnifica galleria di immagini.
Un po’ più lontana dal Sole, Venus Express, di ESA, continua lo studio di Venere dalla sua orbita. La missione durerà almeno fino al 2014. Dati provenienti dalla sonda stanno rivelando numerose soprese sul pianeta gemello della Terra, tra le quali la possibilità che fenomeni di vulcanismo attivo siano avvenuti su Venere molto più recentemente di quanto si pensasse.
Straordinarie le immagini inviate dalla missione cinese Chang’E 2 durante il flyby dell’asteroide 4179-Toutatis, avvenuto lo scorso 13 dicembre. La sonda ha sorvolato l’asteroide alla distanza di soli 3,2 km dalla superficie e con una velocità relativa di quasi 11 km/s. Lo splendido risultato arriva dopo che la sonda aveva conluso la sua missione primaria in orbita intorno alla Luna e, successivamente, era stata posizionata in orbita intorno al punto lagrangiano L2 del sistema Terra-Sole.
Sulla Luna:
Si è conclusa dopo circa un anno la missione GRAIL (Gravity Recovery and Interior Laboratory) delle sonde Ebb e Flow, della NASA. Grazie alle due sonde è stato possibile ottenere una dettagliatissima mappa gravimetrica del nostro satellite. Ebb e Flow sono state fatte deorbitare sulla superficie lunare il 17 dicembre, ed il sito di impatto è stato battezzato dalla NASA in onore di Sally Ride.
Un’altra sonda della NASA, Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO), continua la sua missione di mappatura ad alta risoluzione della Luna. Il sito di impatto delle sonde GRAIL è al momento al buio, e quindi non è stato possibile ottenere immagini con LRO. Una campagna di osservazione del Sally Ride Site verrà probabilmente effettuata a marzo o aprile.
Sempre intorno al nostro satellite, le due sonde della missione Artemis stanno studiando il debole campo magnetico lunare per una lunga missione che dovrebbe durare almeno sette anni.
Esplorando Marte:
Sulla superficie di Marte è il sol 149 per Curiosity/Mars Science Laboratory (MSL). Dopo aver passato diverse settimane nell’area denominata Rocknest ed aver completato la prima analisi completa di suolo marziano, il rover ha ora raggiunto il suo primo vero obiettivo scientifico, l’area battezzata Glenelg. Qui, in particolare nella zona denominata Yellowknife Bay, avverrà la prima attività di escavazione con la piccola trivella di cui dispone Curiosity. Potete seguire le varie fasi della missione di Curiosity sia su AstronautiNEWS.it, per i principali aggiornamenti, sia sul thread live del forum.
È invece il sol numero 3183 per l’altro rover della NASA Opportunity. Il Mars Exploration Rover (MER) superstite ha completato a dicembre la circumnavigazione del rilievo di Cape York, sul bordo cratere Endeavour, e sta cominciando la sua esplorazione dettagliata, cominciando dall’area in cui si trova attualmente, denominata Matijevic Hill. Opportunity celebrerà il suo nono anniversario su Marte il prossimo 24 gennaio.
La sonda americana Mars Reconnaissance Orbiter continua a studiare la meteorologia di Marte dall’orbita tramite lo strumento HiRISE, il quale viene utilizzato anche per fornire informazioni meteorologiche aggiornate a Curiosity e Opportunity.
Anche la sonda ESA Mars Express continua la sua missione intorno al pianeta rosso. Merita un’occhiata la galleria di immagini sul nuovo sito della missione, rinnovato insieme a tutti i siti ESA.
Mars Odyssey, di NASA, è attualmente la missione marziana operativa da più tempo. La sonda ha recentemente trasferito le attività sul computer dell’unità di backup, dopo i problemi che periodicamente hanno interessato il set di attrezzature principale negli ultimi mesi.
Nel sistema di Saturno:
La sonda NASA/ESA/ASI Cassini sta compiendo l’orbita Rev 178 intorno a Saturno. Nel mese di dicembre, durante le orbite Rev 176 e 177 Cassini ha raggiunto un’inclinazione di 53°, ed ha effettuato alcuni flyby “non-targeted” a distanza di Rhea e Titano. Proprio i flyby sul satellite maggiore hanno permesso per la prima volta di fotografare un sistema fluviale completo al di fuori del nostro pianeta. L’alta inclinazione sull’equatore di Saturno raggiunta negli ultimi mesi, ha permesso la cattura di questa splendida immagine degli anelli di Saturno in controluce.
In viaggio:
La sonda ESA Rosetta è nel suo ultimo tratto di viaggio verso la cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko. È in fase di ibernazione dal giugno del 2011 e verrà risvegliata solo nel gennaio del 2014. L’immissione in orbita intorno alla cometa è previsto per maggio 2014.
La sonda americana Dawn, dopo più di un anno passato a studiare l’asteroide Vesta, è ora in viaggio verso la sua destinazione finale, il pianeta nano Cerere, distante ancora circa 0,38 UA. L’incontro con l’oggetto più grande della fascia degli asteroidi è previsto per il 2015.
New Horizons, anch’essa di NASA, ha ancora 7,3 UA da percorrere per raggiungere Plutone nel 2015. Adesso mancano 918 giorni all’incontro ravvicinato e la sonda ha superato la metà strada tra le orbite di Urano e Nettuno. È in fase di studio anche la possibilità di proseguire la missione verso altri oggetti della fascia di Kuiper.
La sonda giapponese Akatsuki è in orbita eliocentrica in attesa di incontrare Venere per la seconda volta, dopo la fallita inserzione in orbita nel 2010. Il prossimo incontro con Venere avverrà nel novembre del 2015.
La sonda NASA Juno è in viaggio verso il gigante del sistema solare, Giove. Dopo aver superato ampiamente l’orbita di Marte, adesso la sonda sta tornando verso il sistema solare interno, per effettuare un flyby della Terra nell’ottobre del 2013. L’assist gravitazionale permetterà alla sonda di arrivare a Giove nel luglio del 2016, fra 1275 giorni. L’agenzia spaziale americana ha recentemente colto l’occasione per riconoscere il contributo italiano alla missione.
L’International Cometary Explorer, lanciata da NASA nel 1978 come International Sun/Earth Explorer 3, rimane in orbita eliocentrica ed effettuerà un incontro ravvicinato del nostro pianeta nel 2014. Dopo tale data ICE potrà essere ri-immessa in orbita intorno al punto lagrangiano Terra-Sole L1, oppure potrà utilizzare assist gravitazionali multipli della Terra per il flyby della cometa Wirtanen quando sarà nel suo massimo avvicinamento al nostro pianeta nel dicembre del 2018.
Deep Impact, altra sonda americana, è attualmente in orbita eliocentrica dopo aver visitato le comete Tempel 1, nel 2005, e Hartley 2, nel 2010 (missione EPOXI). È possibile che la sonda venga indirizzata verso una terza destinazione, l’asteroide 2002-GT, nel 2020.
Infine, le sonde americane Voyager 1 e 2 sono ancora operative nel loro viaggio di allontanamento dal sistema solare. Voyager 1 si trova attualmente a circa 124 UA dalla Terra (17 ore e 8 minuti-luce) e sembra aver raggiunto una nuova, ed inaspettata, regione del sistema solare, denominata “autostrada magnetica”. Gli scienziati si aspettano l’uscita della sonda dall’eliosfera nei prossimi mesi. Voyager 2 è invece a circa 101 UA (14 ore e 3 minuti-luce) dalla Terra.
Questa serie di articoli è ispirata all’analoga “What’s up in the Solar System” pubblicata nel blog di Emily Lakdawalla della Planetary Society.
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