L’azienda Golden Spike ha annunciato i propri piani per creare un servizio di spedizioni commerciali sulla superficie della Luna. Diretta da nomi di spicco, la compagnia è attualmente nella fase di valutazione dell’hardware necessario per sbarcare sul nostro satellite prima del 2020.
Golden Spike, fondata nel 2010 e pubblicizzata solo di recente, ha tra i propri manager nomi noti quali l’amministratore delegato e presidente Alan Stern, noto scienziato ed ex-direttore delle missioni scientifiche della NASA, e Gerry Griffin, ex-direttore del Johnson Space Center di Houston e Fligh Director durante le missioni Apollo. Tra i consiglieri ci sono inoltre ex-ingegneri, ex-astronauti ed ex-manager NASA, tra i quali ad esempio il direttore del Programma Shuttle, Wayne Hale, ed altri nomi noti del settore commerciale spaziale come Max Vozoff, ex-manager del programma Dragon di SpaceX. Anche Newt Gringrich, tra i candidati Repubblicani alle scorse elezioni presidenziali americane, fa parte dei consiglieri di Golden Spike.
In questi primi due anni di vita l’azienda americana è stata impegnata nella costruzione di un modello di business e a condurre studi tecnici sull’architettura di missione per le missioni lunari previste. Il costo complessivo per lo sviluppo fino al primo sbarco di astronauti sulla Luna costerà, secondo Golden Spike, tra i 7 e gli 8 miliardi di dollari. I principali introiti deriveranno dai contratti che saranno firmati con chi vorrà usufruire del servizio. Il veicolo che verrà usato per le missioni lunari non è ancora stato selezionato. Golden Spike ha comunque effettuato diversi studi di fattibilità includendo multiple opzioni e soluzioni tecniche. Tra le soluzioni studiate ci sono il Falcon Heavy di SpaceX e l’Atlas V di ULA.
Secondo le dichiarazioni di Alan Stern, “ciò che rende possibile un costo così basso è l’utilizzo di veicoli di lancio esistenti e capsule per l’equipaggio già attualmente in fase di sviluppo. Noi abbiamo in programma solamente lo sviluppo di quei nuovi sistemi, come ad esempio il lander e la tuta spaziale per l’escursione lunare, che ancora non esistono e non sono neanche in fase di sviluppo”.
Mentre non sono ancora stati firmati i contratti per i lanciatori o la capsula, Golden Spike ha invece annunciato quelli relativi allo sviluppo del lander lunare. I partner per lo sviluppo di questo importante elemento della missione includono diverse compagnie private ed enti di ricerca: Armadillo Aerospace, International Lunar Observatory Association, Masten Space Systems, Moon Express, Paragon Space Development Corp, Southwest Research Institute, Space Florida, United Launch Alliance e Zero Point Frontiers Corp. Queste compagnie verrano verosimilmente coinvolte anche nello sviluppo di altri elementi relativi alle attività lunari di superficie, come gli habitat e i sistemi di supporto.
I piani di sviluppo sono ancora molto fluidi, e Golden Spike sottolinea di essere ancora nella cosiddetta Fase A, cioè di studio preliminare, e che molte modifiche sono ancora possibili. L’obiettivo di Golden Spike sembra comunque essere lo sbarco sulla Luna durante il quarto volo, preceduto da tre voli di test. Il primo volo sarebbe previsto per il 2017 con l’obiettivo del 2020 per il ritorno di astronauti sulla superficie lunare. Stern ha fatto riferimento ad una architettura con quattro lanci complessivi per missione, utilizzando quindi lo schema misto EOR/LOR (Earth Orbit Rendezvous/Lunar Orbit Rendezvous) inizialmente studiato per il progetto Apollo. I primi due lanci serviranno a pre-posizionare un lander in orbita lunare. La seconda coppia di lanci servirà a trasportare gli astronauti verso l’aggancio con il lander.
Nessuna decisione è stata ancora presa su dove avverrà l’allunaggio. La destinazione finale dei vari voli sarà comunque dettata dal cliente, tenuto conto di un’area potenziale che comprende vaste zone della faccia della Luna rivolta verso la Terra. Secondo Golden Spike esiste un mercato potenziale di circa 15-25 clienti per missioni lunari tra il 2020 e il 2030.
Il nome dell’azienda, Golden Spike, è un riferimento al fissaggio dell’ultima “chiavarda” (spike in inglese) sulla linea ferroviara transcontinentale americana, che ne ha decretato il completamento e ha facilitato la colonizzazione dei nuovi territori dell’ovest americano. Il costo per il cliente per la singola missione dovrebbe aggirarsi sul miliardo e mezzo di dollari e i principali clienti comprenderebbero sia individui facoltosi che nazioni, agenzie spaziali estere e istituti di ricerca.
L’annuncio è stato dato alla vigilia del quarantesimo anniversario del lancio dell’ultima missione lunare, Apollo 17, avvenuto il 7 dicembre 1972.
Fonte: The Golden Spike Company