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La stazione ESTRACK di Malargüe pronta all’inaugurazione

La nuova stazione di space-tracking dell’ESA presso Malargüe, situata a circa mille chilometri a ovest di Buenos Aires (provincia di Mendoza, Argentina) è ormai prossima all’inaugurazione.
Si tratta di una delle strutture più sofisticate al mondo nel suo genere; fornirà il supporto di comunicazione per numerose sonde in viaggio nel nostro sistema solare.

La Deep Space Antenna 3 si aggiunge alle stazioni della rete ESTRACK (European Space Tracking network) di Cebreros (DSA 2), in Spagna, e di New Norcia (DSA 1), Australia, garantendo ad ESA un supporto globale per le proprie missioni spaziali nello spazio profondo.
La Deep Space Antenna 3, invierà comandi, riceverà dati ed eseguirà misurazioni radiometriche con le sonde Mars Express, Venus Exress, Rosetta, Herschel, Planck, Gaia, BepiColombo, ExoMars, Solar Orbiter e Juice.

La costruzione della struttura è ormai completa e ci si prepara al trasferimento della stazione al team operativo. L’antenna sarà inaugurata a fine anno, entrerà in servizio all’inizio del 2013.

I primi segnali test sono stati ricevuti in giugno dalla sonda Mars Express, che si trovava a più di 193 milioni di chilometri di distanza, provando che la stazione è pronta a entrare in servizio.
Altri test successivi hanno permesso di stabilire un collegamento con altre sonde sia di ESA e sia di NASA, dimostrando che la DSA 3 funziona addirittura meglio rispetto a quanto preventivato. Il responsabile della stazione ha dichiarato che i risultati eccellenti sono dovuti anche ai nuovi amplificatori criogenici installati presso la stazione, collocata a 1500 metri di quota nel deserto argentino.
Come nelle stazioni di New Norcia e Cebreros, la stazione di Malargüe è equipaggiata con una parabola di 35 metri di diametro e un sistema di amplificatori criogenici sofisticati in grado di ridurre al minimo il rumore delle trasmissioni. Questi potranno operare a vari livelli di potenza, fino a 20kW in trasmissione.

L’installazione della parabola da 35 metri il 7 dicembre 2011. La delicata operazione è durata svariate ore ed è stato necessario attendere un giorno calmo, senza vento.

ESA fornirà supporto anche alle agenzie partner, quali NASA e JAXA, che a loro volta condivideranno i loro sistemi di tracciamento e di comunicazione formando così una vera e propria rete globale di supporto alle missioni spaziali.

Le tre stazioni di ESA svolgono anche alcuni studi utilizzando le apparecchiature radio; si studia ad esempio come la materia (atmosfera planetaria) ostacoli e alteri i segnali radio quando questi l’attraversano. Questo genere di indagine può essere molto utile per analizzare le caratteristiche delle atmosfere di Marte, Venere e del Sole.

Le stazioni ESA, che sono controllate in remoto dai tecnici dell’European Space Operations Centre (ESOC), in Germania, utilizzano la tecnica “delta – Differential One-Way Ranging” (delta-DOR) per la localizzazione e la guida delle sonde nel Sistema Solare. Questa tecnica usa le quasar come punti di calibrazione per poi localizzare precisamente le sonde.

Album fotografico relativo alla costruzione della stazione: http://www.flickr.com/photos/esa_events/sets/72157628037419233/

Fonte: ESA.

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