Iniziano i lavori per adattare il pad per l’Atlas 5 al volo umano

Prenderanno il via entro poche settimane i lavori di progettazione e modifica al SLC-41, il pad a Cape Canaveral che attualmente ospita i lanci del vettore Atlas V di ULA e che in futuro sempre più prossimo dovrà poter ospitare lanci con astronauti a bordo.
Nei giorni scorsi United Launch Alliance ha firmato il contratto per l’applicazione delle modifiche al pad con la Hensel Phelps Construction Co., compagnia di Orlando che 12 anni fa aveva costruito la rampa.
Con un contratto di lancio già firmato con The Boeing Co. per la capsula CST-100, ULA prevede assunzioni per 250-300 persone nell’area per tale progetto.
Il contratto, che si articolerà in un arco temporale di 21 mesi, prevede la progettazione e l’installazione di tutte le modifiche necessarie al pad per supportare il volo di astronauti, quali i bracci di accesso, gli ambienti di supporto e il sistema di fuga dalla rampa in caso di incidenti.

La capsula CST-100 di Boeing su un lanciatore Atlas 5. (c) Boeing

La famiglia di lanciatori Atlas 5 vola dal 2002 con un totale di 33 lanci conclusi con successo. Il lanciatore viene assemblato all’interno del Vertical Integration Facility, a 600m circa dalla rampa di lancio, e qui trasportato il giorno precedente il decollo.
A causa della ridotta permanenza in rampa, la struttura di lancio e la piattaforma mobile attualmente utilizzata è di ridottissime dimensioni e non ha installate strutture di accesso diretto al lanciatore o bracci di collegamento e rifornimento. Questo comporterà modifiche sostanziali per poter permettere l’accesso agli astronauti e ai tecnici a supporto.
Il pad, costruito inizialmente nel 1963 per il lancio dei vettori Titan ha ospitato questa famiglia fino al 1999, quando la precedente struttura è stata abbattuta per poter costruire l’attuale rampa di lancio.
Le attuali modifiche al pad sono necessarie per poter iniziare le operazioni con astronauti, come programmato dal 2015, con contratti già chiusi sia con Boeing per la CST-100, sia con Sierra Nevada per il Dream Chaser.

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.