L’azienda britannica Reaction Engines Ltd. (REL) ha annunciato di aver superato un importante test dimostrativo per il propulsore SABRE, alla base del progetto dello spazioplano Skylon.
La serie di test è stata condotta sotto lo scrutinio dell’agenzia spaziale europea (ESA) che ha agito da osservatrice indipendente. Secondo le dichiarazioni di REL questo successo rappresenta la più grande innovazione nel campo della propulsione dall’invenzione del motore a reazione. Sempre secondo quanto dichiarato dall’azienda di Oxford, il propulsore SABRE permetterà di raggiungere la parte opposta del pianeta in sole quattro ore, oppure di immettere un payload in orbita e ritornare a terra senza stadi propulsivi aggiuntivi.
SABRE è un motore in grado di utilizzare sia l’aria come comburente, come in un normale aeroplano, sia ossigeno liquido come nei comuni razzi. Questa innovazione permette di risparmiare notevolmente peso in quanto non è necessario consumare ossigeno liquido fino agli strati più alti dell’atmosfera. La tecnologia chiave del propulsore è la tecnologia di pre-raffreddamento, progettata per portare la temperatura dell’aria in ingresso al motore da oltre 1000°C a 150°C sotto zero in meno di un centesimo di secondo, il tutto senza che si formino particelle di ghiaccio. I test appena effettuati hanno dimostrato la viabilità di questo importante componente, riuscendo a portare l’aria alla temperatura richiesta senza la formazione di brina.
Come nelle precedenti valutazioni della tecnologia alla base dello spazioplano Skylon, L’ESA ha operato come osservatrice indipendente a nome dell’agenzia spaziale del regno unito (UKSA), ed ha validato ufficialmente i risultati dei test: “Gli obiettivi dei test di pre-cooling sono stati tutti raggiunti, ed ESA è soddisfatta della dimostrazione della tecnologia necessaria per lo sviluppo del motore SABRE”.
La compagnia britannica dovrà adesso trovare il finanziamento di 250 milioni di sterline (circa 300 milioni di euro) per completare lo sviluppo del progetto. Nonostante il governo inglese ne abbia in passato finanziato lo sviluppo, secondo l’amministratore delegato di REL, Tim Hayter “il progetto fino ad ora è stato finanziato al 90% da fondi privati”
L’obiettivo finale di REL è lo sviluppo di Skylon, un aero-spazioplano lungo 84 m capace di fare lo stesso lavoro di un lanciatore a razzo ma operante come un normale aeroplano, decollando e atterrando su una pista convenzionale.
Fonti: BBC News, Reaction Engines Ltd.