Un problema al primo stadio non impedisce l’arrivo in orbita di Dragon

La capsula Dragon impiegata per la prima missione di rifornimento della Stazione Spaziale Internazionale del programma Commercial Resupply Services è riuscita a raggiungere l’orbita prefissata nonostante un’anomalia che si è registrata nel funzionamento del primo stadio del vettore Falcon 9.

Come previsto, alle 02:35 italiane, la capsula cargo di SpaceX è decollata dalla rampa di lancio del Complex 40 di Cape Canaveral in Florida, in cima al razzo vettore a due stadi Falcon 9, ma circa 80 secondi dopo l’accensione, uno dei nove motori Merlin 1C che producono la spinta del primo stadio, ha manifestato delle anomalie di funzionamento.

Il software di gestione di Falcon 9 ha provveduto a spegnere il motore n.1, quello che ha manifestato l’anomalia, togliendone l’alimentazione è ha immediatamente elaborato un nuovo profilo di ascesa del razzo per raggiungere comunque l’orbita terrestre, prolungando il tempo di funzionamento  degli altri 8 motori di circa 30 secondi.

Il motore n. 1 è situato in uno degli angoli della schema di posizionamento dei motori Merlin 1C del primo stadio del Falcon9.

Disposizione dei motori del primo stadio del vettore Falcon9

 

Analogamente a quanto avveniva per il Saturn 5, lo storico vettore della NASA usato per le missioni lunari Apollo, il mancato funzionamento di uno dei propulsori del Falcon 9 non comporta l’automatico annullamento del lancio in quanto il sistema sviluppato da SpaceX è in grado di compensare la perdita di spinta con la variazione dei parametri di funzionamento degli altri motori rimasti funzionanti.

Nonostante questo inconveniente, la capsula Dragon è entrata in un orbita ellittica intorno alla Terra di 196 per 327 km, quasi del tutto corrispondente a quella prevista e perfettamente in corsa per raggiungere la ISS  il prossimo mercoledì.

Dopo l’immissione in orbita la capsula Dragon ha dispiegato i propri pannelli solari, che forniranno l’energia necessaria per le fasi di avvicinamento alla Stazione Spaziale Internazionale, e ha aperto il portello di protezione dei sensori di navigazione nelle vicinanze della ISS e che serve da punto di aggancio del braccio robotico che dovrà catturala e agganciarla.

Dal secondo stadio del vettore Falcon 9, successivamente all’allontanamento di Dragon, è stato immesso in orbita un satellite di telecomunicazioni della ORBCOMM, trasporato come payload secondario di questa missione di rifornimento della ISS.

Fonte: SpaceFlightNow.com

 

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Commenti

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Giuseppe Corleo

Ingegnere meccanico per corso di studi, informatico in ambito bancario per professione, appassionato di tutto ciò che riguarda astronomia, astronautica, meccanica, fisica e matematica. Articolista del sito Astronautinews.it dal 2011.

2 Risposte

  1. Moreno ha detto:

    Anomalia di funzionamento… è ESPLOSO! In un filmato si vedono i rottami che volano da tutte le parti.