In futuro avremo una capsula spaziale Iraniana?
La corsa allo spazio ha rappresentato uno degli aspetti che hanno caratterizzato la guerra fredda tra Stati Uniti ed Unione Sovietica. Essa divenne una parte importante nella diatriba ideologica, culturale e tecnologica tra le due superpotenze mondiali.
Lo spazio divenne un’arena sia per le potenziali applicazioni militari che per la semplice propaganda verso l’avversario ed il mondo intero.
Oggi i viaggi spaziali, e lo sviluppo ad esso connessi, non sono più visti come dimostrazione di forza e prestigio per la propria nazione; oggi si va nello spazio per scopi scientifici, per studiare astrofisica, astronomia, osservazione della Terra per il monitoraggio delle risorse del pianeta, geofisica, navigazione assistita, studio del sistema solare, telecomunicazioni.
L’astronautica attuale, con il lavoro degli astronauti in orbita attorno alla terra, spazia in settori che vanno dagli ambiti medici alla scienza dei materiali, ed altri ancora.
Questa premessa stride con l’annuncio da parte delle autorità iraniane che hanno recentemente dichiarato l’intenzione di effettuare un lancio manned entro il 2019. Durante lo svolgimento del recente International Astronautical Congress (IAC) di Napoli, l’Iran ha mostrato un poster su cui è raffigurata una capsula spaziale.
A giudizio di Tal Inbar, responsabile dell’Israel’s Space Research Center ed analista del programma missilistico iraniano, il disegno mostrato dalle autorità iraniane potrebbe rappresentare un modello di capsula a cui l’Iran ha dedicato tempo e risorse, anche se, a suo giudizio, si parla esclusivamente di voli suborbitali, visto che l’Iran non dispone di lanciatori orbitali.
Fonte: SpaceRef
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