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Blue Origin prova il sistema di fuga di New Shepard

Lo scorso 19 ottobre Blue Origin ha effettuato con successo il test del proprio sistema di fuga dalla rampa di lancio, presso il proprio sito nel Texas Occidentale.

Questo sistema di fuga ha lo scopo di allontanare la capsula del sistema di lancio New Shepard dal razzo vettore al verificarsi di una anomalia, al momento del decollo o in qualunque momento durante la fase di ascesa, che possa mettere a rischio l’equipaggio.

Il sistema di fuga provato è di tipo “push”, che provvede ad allontanare la capsula spingendola dal basso per allontanarla dal razzo vettore, diversamente dai sistemi di tipo “pull” posti al di sopra della capsula che la possono tirare via, attualmente utilizzate dalla capsule Russe Sojuz.

La capsula di Blue Origin in decollo spinta dal sistema di fuga

In questo test la capsula, partendo dalla piattaforma di lancio del sito di Blue Origin, ha raggiunto un’altitudine di circa 700 metri prima di ridiscendere lentamente ed in sicurezza, appesa ai suoi tre paracadute,  ad una distanza di circa 500 metri dal punto di lancio.

La capsula di Blue Origin in discesa appesa ai suoi tre paracadute

Il test è stato effettuato con un simulacro della capsula del sistema di lancio New Shepard sviluppato da Blue Origin, ma i risultati di questa prova verranno utilizzati per integrare la progettazione della capsula biconica, sviluppata all’interno del Commercial Crew Program (CCP) della NASA.

La capsula di test dopo l’atterraggio

Questo test rappresenta una tappa fondamentale dello sviluppo del sistema per il trasporto di equipaggi verso la ISS di Blue Origin, concordato con la NASA all’interno della fase 2 del programma Commercial Crew Developement (CCDev2) e per il quale la compagnia fondata da Jeff Bezos si è aggiudicata un contratto del valore di 22 milioni di dollari.

Fonte: NASA

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