Nel mese di settembre da segnalare in particolare l’avvio brillantissimo della missione del rover Curiosity su Marte. Altre interessanti notizie sempre dal pianeta rosso provenienti dal rover veterano Opportunity.
A parte il fremere di attività sul pianeta rosso, il mese di ottobre si preannuncia relativamente tranquillo dal punto di vista dell’esplorazione del sistema solare. Numerose le sonde in viaggio verso la loro destinazione finale, che molte raggiungeranno tra il 2014 e il 2016. Nuove missioni stanno inoltre per avviarsi nel vivo della loro preparazione finale per un lancio previsto nel 2013. Per il resto, su Mercurio, Venere, la Luna, Marte e Saturno è un mese di lavoro scientifico come tanti altri per i nostri emissari robotici.
Di seguito il dettaglio delle varie missioni attive e quelle in fase di preparazione.
In preparazione per il lancio:
A partire dalla prossima estate è previsto il lancio dell’orbiter lunare LADEE, della NASA, della sonda cinese Chang’E 3, composta da un lander e da un rover lunare, e dell’orbiter americano MAVEN, diretto verso il pianeta rosso.
Esplorando il sistema solare interno:
Messenger, di NASA, ha superato la metà della prima estensione della propria missione in orbita intorno a Mercurio. Mentre si parla già di una seconda estensione, è sempre interessante andare a controllare periodicamente la magnifica image gallery. Un po’ più lontana dal Sole, Venus Express, di ESA, continua lo studio di Venere dalla sua orbita.
Sulla Luna:
Le cinque sonde americane in orbita intorno alla Luna sono nel vivo della loro missione scientifica: Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) continua la sua missione di mappatura ad alta risoluzione; le sonde gemelle Ebb e Flow, della missione GRAIL, continuano la loro missione estesa dedicata allo studio del campo gravitazionale lunare, che terminerà il prossimo dicembre; infine, le due sonde della missione Artemis stanno studiando il debole campo magnetico lunare da oltre un anno.
Esplorando Marte:
Siamo ormai al sol numero 55 per Curiosity/Mars Science Laboratory (MSL) sulla superficie di Marte. Dopo essere atterrato nel cratere Gale lo scorso 6 agosto il rover della NASA ha già percorso circa 450 metri. Il primo reale obiettivo scientifico della sua missione è l’area denominata “Glenelg”, che raggiungerà e comincerà a studiare nelle prossime settimane. Nel frattempo, nonostante sia su Marte da poche settimane, il rover ha già scoperto di muoversi sul letto di un antico fiume marziano, ed ha potuto osservare alcuni spettacolari passaggi delle due lune Phobos e Deimos davanti al Sole. Potete seguire le varie fasi della missione di Curiosity sia su AstronautiNEWS.it, per i principali aggiornamenti, sia sul thread live del forum.
È invece il sol 3088 per l’altro rover della NASA Opportunity. Il Mars Exploration Rover (MER) superstite continua la sua esplorazione del versante nord di Cape York, sul bordo del cratere Endeavour. Con oltre 35 km percorsi il rover continua a stupirci, come nel caso della recente scoperta di un interessante mistero geologico sul promontorio Kirkwood.
La sonda americana Mars Reconnaissance Orbiter continua a fornirci splendide fotografie di Curiosity sulla superficie, come queste tracce lasciate dal rover durante i suoi primi movimenti. Continua, inoltre, ad utilizzare lo strumento HiRISE per lo studio della meteorologia di Marte, come ad esempio la recente osservazione di una nevicata di ghiaccio secco, e per fornire informazioni meteorologiche aggiornate a Curiosity e Opportunity.
Dopo le operazioni di supporto all’atterraggio di Curiosity, sono riprese senza problemi le missioni delle altre due sonde in orbita intorno al pianeta rosso, l’europea Mars Express e l’americana Mars Odyssey.
Nel sistema di Saturno:
La sonda NASA/ESA/ASI Cassini sta completando l’orbita Rev 172 intorno a Saturno. Nel mese scorso Cassini ha effettuato il flyby T86 di Titano che l’ha portata ad un’inclinazione di 39 gradi sull’equatore di Saturno, e quindi sui suoi anelli. Il mese di ottobre sarà relativamente tranquillo per la sonda anche a causa della congiunzione solare verso la fine del mese che renderà per qualche giorno difficili le comunicazioni con la Terra.
In viaggio:
Non è ancora finita la missione della sonda cinese Chang’E 2. Dopo aver esplorato la Luna e, successivamente, essere stata posizionata in orbita intorno al punto lagrangiano L2 del sistema Terra-Sole, lo scorso aprile Chang’E 2 ha cambiato nuovamente orbita e si sta ora avvicinando all’asteroide 4179-Toutatis. Il flyby è previsto per il prossimo dicembre.
La sonda ESA Rosetta è nel suo ultimo tratto di viaggio verso la cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko. È in fase di ibernazione dal giugno del 2011 e verrà risvegliata solo nel gennaio del 2014. L’immissione in orbita intorno alla cometa è previsto per maggio 2014.
La sonda americana Dawn ha da pochi giorni festeggiato i cinque anni dal lancio. Dopo più di un anno passato a studiare l’asteroide Vesta, è attualmente in viaggio verso la sua destinazione finale, il pianeta nano Cerere, distante ancora circa 0,41 UA. L’incontro con l’oggetto più grande della fascia degli asteroidi è previsto per il 2015.
New Horizons, anch’essa di NASA, ha ancora 8,1 UA da percorrere per raggiungere Plutone nel 2015. Adesso mancano ancora 1016 giorni all’incontro ravvicinato. È in fase di studio la possibilità di proseguire la missione verso altri oggetti della fascia di Kuiper.
La sonda giapponese Akatsuki è in orbita eliocentrica in attesa di incontrare Venere per la seconda volta, dopo la fallita inserzione in orbita nel 2010. Il prossimo incontro con Venere avverrà nel novembre del 2015.
La sonda NASA Juno è in viaggio verso il gigante del sistema solare, Giove. Nel mese di settembre Juno ha effettuato due accensioni dei propulsori per immettersi nella giusta traiettoria per un flyby della Terra nell’agosto del 2013. L’assist gravitazionale permetterà alla sonda di arrivare a Giove nel luglio del 2016.
L’International Cometary Explorer, lanciata da NASA nel 1978 come International Sun/Earth Explorer 3, rimane in orbita eliocentrica ed effettuerà un incontro ravvicinato del nostro pianeta nel 2014. Dopo tale data ICE potrà essere ri-immessa in orbita intorno al punto lagrangiano Terra-Sole L1, oppure potrà utilizzare assist gravitazionali multipli della Terra per il flyby della cometa Wirtanen quando sarà nel suo massimo avvicinamento al nostro pianeta nel dicembre del 2018.
Deep Impact, altra sonda americana, è attualmente in orbita eliocentrica dopo aver visitato le comete Tempel 1, nel 2005, e Hartley 2, nel 2010 (missione EPOXI). È possibile che la sonda venga indirizzata verso una terza destinazione, l’asteroide 2002-GT, nel 2020.
Infine, le sonde americane Voyager 1 e 2 sono ancora operative nel loro viaggio di allontanamento dal sistema solare. Voyager 1 si trova attualmente a circa 16 ore e 57 minuti-luce dalla Terra, nei pressi dei confini dell’eliosfera, mentre Voyager 2 è a circa 13 ore e 48 minuti-luce.
Questa serie di articoli è ispirata all’analoga “What’s up in the Solar System” pubblicata nel blog di Emily Lakdawalla della Planetary Society.