Problemi nel rimpiazzare un modulo di potenza sulla ISS
Gli astronauti Sunita Williams (della NASA) e Akihiko Hoshide (della JAXA) si sono imbattuti in un grave intoppo nel rimpiazzare un modulo di distribuzione dell’energia della ISS, durante l’attività extra-veicolare (EVA) effettuata lo scorso giovedì 30 agosto 2012.
A causa di questo imprevisto la Stazione Spaziale Internazionale in questo momento ricava energia da soltanto da sei degli otto sistemi di pannelli solari di cui è dotata.
L’attività di sostituzione del modulo di distribuzione dell’energia n.1 (Main Bus Switching Unit o MBSU) era prevista da tempo poiché questo modulo già da alcuni mesi, pur continuando a funzionare, non rispondeva ai comandi.
La ISS ricava l’energia necessaria al suo funzionamento da otto grandi pannelli solari, posizionati in gruppi di quattro alle estremità della travatura che sorregge gli apparati di servizio del Laboratorio Spaziale.
L’energia prodotta dagli otto pannelli solari viene convogliata a 4 MBSU, ciascuno dalla massa di circa 100 kg e posizionati sul segmento centrale S0 della travatura della ISS, ognuno dei quali riceve da due canali la corrente prodotta con una tensione di 160 volt che, attraverso una coppia di trasformatori a corrente continua (DDCU), viene portata alla tensione di 124 volt utilizzata all’interno della Stazione Spaziale.
Durante la EVA di giovedì scorso, gli astronauti Sunita Williams e Akihiko Hoshide sono riusciti a smontare la MBSU difettosa, incontrando notevoli difficoltà a causa del bloccaggio dei due bulloni fissaggio, ma non sono riusciti a completare l’operazione di montaggio dell’unità di rimpiazzo in quanto non sono riusciti a completare il serraggio del secondo bullone e non riuscendo, quindi, a realizzare il collegamento con una serie di connettori elettrici e di alette di raffreddamento.
L’unità MBSU di rimpiazzo è rimasta pertanto parzialmente posizionata nel proprio alloggiamento ma non connessa ai canali 1A e 1B di ingresso dell’energia prodotta dai pannelli solari.
Prima di dare inizio alla EVA e alle operazioni di sostituzione della unità guasta, l’equipaggio della ISS aveva comunque provveduto a stabilire delle connessioni elettriche temporanee per isolare la MBSU prima di procedere alla sua disattivazione.
Avendo operato in questo modo, il mancato completamento delle operazioni di sostituzione non comporta per la ISS la mancanza di funzionamento dei sistemi ma una riduzione della potenza massima disponibile, essendo disponibile solo il 75% dell’energia prodotta dai pannelli solari.
Come conseguenza, alcuni degli equipaggiamenti che non vengono considerati cruciali per il funzionamento della Stazione Spaziale verranno spenti o utilizzati quando il loro funzionamento non creerà conflitti con altre apparecchiature.
Nel frattempo i tecnici a terra stanno analizzando la situazione attuale per comprendere se è possibile trovare un modo come completare l’attività di montaggio della nuova unità, perché solo il perfetto posizionamento della MBSU all’interno del proprio alloggiamento ne consente il corretto funzionamento.
Nel caso che fosse possibile trovare una soluzione, è prevedibile che a breve la Williams e Hoshide debbano effettuare una nuova EVA straordinaria per risolvere l’inconveniente.
Fonte Spaceflightnow.com
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