La nel corso della prima settimana dopo l’arrivo su su Marte di Curiosity, abbiamo seguito con assiduità il rilascio delle immagini raccolte dal nuovo rover marziane. Già durante le primissime ore che hanno fatto seguito all’atterraggio sono state diffusi decine e decine di scatti a bassa risoluzione, seguiti a circa 24 ore di distanza dalle prime inquadrature “full resolution”.
Ci siamo fermati con le nostre cronache quotidiane lo scorso 10 agosto, in quanto il download da Marte delle fotografie “high res” è stato rimandato di qualche giorno in attesa di completare fasi più importanti, come l’aggiornamento del software di bordo del rover. Ora che anche questa fase è completata, stanno arrivando pian piano nuove riprese, che aggiungeremo a questo articolo tenendolo costantemente aggiornato anche nei prossimi giorni.
Aspettatevi di trovare qui non solo le ormai famose “full resolution”, ma anche quello che ci sembrerà particolarmente interessante o curioso.
Eccovi allora come prima cosa i links ai nostri articoli precedenti:
- MSL – Curiosity: immagini ad alta risoluzione – 8 agosto
- MSL – Curiosity: immagini ad alta risoluzione – 9 agosto
- MSL – Curiosity: immagini ad alta risoluzione – 10 agosto
La zona ghiaiosa attorno al punto di arrivo di Curiosity è visibile sullo sfondo. Più lontano, a circa un terzo dal bordo inferiore dell’immagine, il terreno cala in una deperessione, oltre la quale, al centro dell’immagine, si trova il bordo di un cratere creato da un impatto meteorico. Ancora più distante si distinguono diverse dune di colore scuro e delle roccie stratificate, che sono la base del Monte Sharp. La parte sommitale dell’altura si trova a circa 16,2 chilometri dal rover.
Le distanze sono state calcolate tramite un software che analizza i dati provenienti dallo strumento High Resolution Imaging Science Experiment (HiRISE), un’avanzata fotocamera a bordo della sonda Mars Reconnaissance Orbiter di NASA.
Le due immagini sono state commentate durante la conferenza stampa di aggiornamento tenutasi ieri, 27 agosto, al JPL di Pasadena.
Cliccando si ottiene l’immagine in dimensioni reali.
(C) Riccardo Rossi – NASA/JPL/MSSS
Com’era da aspettarsi, sul web si moltiplicano i video satirici sulle capacità operative di Curiosity. Alcuni sono particolarmente ben fatti.
Aggiornamento 18 agosto
Ore 11.00 – L’analisi accurata, quasi maniacale, delle immagini raccolte nel corso della discesa di MSL sta restituendo risultati inaspettati. Qualche giorno fa erano stati notati i segni dell’impatto delle zavorre in tungsteno sulla superficie del pianeta rosso; ora si è addirittura osservato il momento dell’impatto al suolo dello scudo termico del rover. Ecco il filmato rilasciato sul canale Youtube del JPL.
Ore 10.00 – Il canale Youtube del sito spaceflight101.com ha pubblicato stamane una bella animazione di alcune fasi del landing di Curiosity, utilizzando le immagini di MARDI full resolution che gradualmente vengono trasmesse verso la Terra. Suggestivo il risultato…
Aggiornamento 17 agosto
Ore 11.00 – Ecco un curioso dettaglio del “bersaglio” di calibrazione dello strumento MASTCAM di cui parlavamo poco fa. Anche i MER Spirit e Opportunity erano dotati di un aggeggio simile, ma qui a fare la differenza sono delle particolari scritte poste sulla corona metallica attorno al birillino.
Ore 10.30 – Emily Lakdawalla della Planetary Society ha diffuso un video straordinario prodotto da Brian Lynch, che combina le immagini in miniatura dalla fotocamera discesa MARDI con i commenti audio del centro di controllo del JPL a Pasadena e con la timeline dei vari eventi legati alla discesa e all’atterraggio del rover. Questi ultimi sono tratti dal sito spaceflight101.com, di Patrick Blau. Il filmato era stato originariamente postato sul prestigioso sito unmannedspaceflight.com.
Ore 9.00 – Abbiamo sentito molto parlare, e spesso a sproposito, del cuore “atomico” di Curiosity, cioè del suo generatore a radioisotopi. In questo scatto, tra i primi giunti da Marte relativi al Sol 10, lo vediamo proprio in primo piano. Curioso notare anche, sul lato sinistro dell’immagine, il “birillino” di colore nero che serve a calibrare i sensori fotografici.
Aggiornamenti 16 agosto
Oggi, 16 agosto, sono state pubblicate sul diario del “Sol 0” (quello dell’atterraggio) le prime, straordinarie immagini HiRes dello scudo termico in distacco, ripreso da MARDI.
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Per i lettori che, come chi scrive, sono cresciuti a pane e fantascienza, guardare queste inquadrature è quasi surreale: non sono tratte dal film di Brian de Palma “Mission to Mars”, ma sono frutto di uno strumento scientifico ideato, costruito e mandato verso Marte da mani umane. E questo le rende ancora più splendide.