MSL – Curiosity: Software di bordo pronto alla fase scientifica

Lo scorso martedì 14 agosto, nel corso di una teleconferenza tenutasi dal JPL di Pasadena, California, gli ingegneri che si occupano di Curiosity hanno confermato il buon esito dell’aggiornamento del software di bordo del rover, passando da una release ottimizzata per gestire la discesa sul pianeta rosso ad una specificamente pensata per i compiti scientifici della missione.

Nel corso della prossima settimana saranno effettuate alcune prove di manovrabilità, che dovrebbero certificare senza troppi problemi la capacità di MSL di muoversi sulla superficie marziana.

“Non potremmo essere più soddisfatti fino a questo punto”, ha affermato Ashwin Vasavada, uno degli ingegneri impegnati nella missione del Mars Science Laboratory. “Il punto più importante  in questa fase iniziale è avere rover e strumenti scientifici in perfetta efficienza”.

Il responsabile di missione Mike Watkins ha poi dichiarato che l’aggiornamento software appena caricato (versione R10) si è svolto senza problemi, e che la procedura di attivazione e checkout del rover  “fase 1A” è stata completata. Gli ingegneri si stanno ora concentrando sulla fase 1B che, come dicevamo, comprende i test di mobilità.

“Contiamo di aver testato tutto quanto tranne il braccio robotico e il trapano campionatore entro una prossima settimana da oggi”, ha affermato Watkins. ” Questo significa che potremo dedicarci alla parte scientifica. Potremo muoverci verso una buona zona di studio, e usare i nostri strumenti di indagine remota. E quando lo riterremo opportuno, passeremo al controllo del nostro braccio robotico, lo dispiegheremo, e lo sottoporremo ai suoi esercizi di attivazione. La piena operatività del nostro sistema di campionamento è ancora piuttosto distante, probabilmente non avverrà prima di un mese, ma entro la fine della prossima settimana potremo consegnare al team scientifico una prima serie di strumenti”.

Curiosity era atterrato con successo su Marte lo scorso 6 agosto. Gli scienziati si aspettano di trascorrere circa un anno a studiare le rocce e il suolo sul fondo del cratere Gale, mentre al contempo il rover verrà fatto avvicinare gradualmente alla base del monte Sharp, un rilievo di  oltre 4.800 metri che si innalza al centro del bacino.

Se tutto andrà per il meglio Curiosity potrà quindi arrampicarsi sui suoi fianchi per tutta la seconda metà del tempo di missione, percorrendo un cammino che lo vedrà attraversare vari strati di sedimenti. I vari strati segnano il passaggio da un ambiente planetario antico, più caldo e umido, ad uno più recente, freddo e secco.

In occasione della conferenza stampa è stata rilasciata una splendida immagine ad alta risoluzione, scattata dalla sonda della NASA Mars Reconnaissance Orbiter, che mostra con chiarezza Curiosity sulla superficie di Marte e i segni lasciati dagli esausti dei razzi dello SkyCrane al momento di posare il rover da una tonnellata sulle rosse sabbie marziane.

Curiosity visto da MRO

L’immagine a falsi colori mostra la zona attorno al punto di atterraggio di Curiosity, nel cratere Gale. Lo scatto è stato ripreso con lo strumento HiRISE imbarcato sulla Mars Reconnaissance
(C) NASA/JPL-Caltech/University of Arizona

“Stiamo ancora valutando la capacità di movimento del rover sul tipo di terreno che stiamo osservando nel cratere Gale. La nostra stima attuale è pari alla lunghezza di un campo da calcio al giorno, naturalmente dopo che avremo completato i test programmati. Passando dai campi da calcio alle unità di misura più formali, i primi rilievi del monte Sharp si trovano ad una decina di chilometri, che corrispondono a oltre 100 giorni di navigazione”.

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Marco Zambianchi

Spacecraft Operations Engineer per EPS-SG presso EUMETSAT, ha fatto parte in precedenza dei Flight Control Team di INTEGRAL, XMM/Newton e Gaia. È fondatore di ForumAstronautico.it e co-fondatore di AstronautiCAST. Conferenziere di astronautica al Planetario di Lecco fino al 2012, scrive ora su AstronautiNEWS ed è co-fondatore e consigliere dell'associazione ISAA.