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MPCV: ancora test di ammaraggio e ritardi in vista per EFT-1

Sono ripresi la scorsa settimana al Langley’s Hydro Impact Basin i test di ammaraggio per la capsula MPCV, questa volta utilizzando il BTA (Boilerplate Test Article). In questa nuova serie di ammaraggi simulati verranno ripetute per numerosi “splash” consecutivi le medesime condizioni allo scopo di ottenere una valutazione statistica sull’attendibilità dei dati raccolti nelle precedenti serie, in cui si è coperto l’intero inviluppo di condizioni ottenibili, quantificando l’influenza effettiva dei fattori casuali possibili.
In questa fase verranno effettuati test in sole tre condizioni differenti ma ciascuno verrà ripetuto per 10 volte consecutive, la prima condizione è stata con 17° di inclinazione e una velocità verticale di 3,6 m/s.

Mentre i test a terra continuano rispettando la pianificazione, si prospettano ulteriori ritardi per il battesimo del volo di Orion, il test orbitale EFT-1 (Exploration Flight Test 1). Pianificato originariamente per Dicembre 2013, ma quasi subito spostato a primavera 2014, ora sembra altamente probabile un ulteriore slittamento all’estate dello stesso anno, probabilmente in Giugno, a causa, incredibilmente, della mancata disponibilità del vettore da parte di ULA.
Da indiscrezioni sembra che negli ultimi anni ULA abbia avuto alcune difficoltà a rispettare la data di lancio richiesta dai clienti per i lanci commerciali e probabilmente, anche in questo caso, quest’ultima è la data finale, come riportano i comunicati ufficiali, concordata fra le parti.
È già stato comunicato inoltre che lo sviluppo e la preparazione della capsula per il volo terminerà secondo quanto previsto inizialmente e il prototipo sarà pronto in anticipo rispetto alla nuova data di lancio. La capsula rimarrà dunque, pronta, in attesa del vettore sino alla disponibilità al volo.

Il ritardo non dovrebbe comunque influenzare il programma SLS e la prima missione EM-1 (Exploration Mission 1) diretta verso la Luna, in quanto SLS è gestito da un altro gruppo di lavoro e non essendo il ritardo provocato dallo sviluppo di Orion, la tabella dei successivi voli rimane invariata.

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