L’agenzia di stampa Interfax riporta una notizia secondo la quale il colosso aereospaziale russo Energia starebbe cercando partners internazionali (Ucraina e Kazakhstan) per realizzare un grosso vettore basato sul know-how di Energia-Buran.
Questo progetto include il sistema di lancio, che è ancora recuperabile, e le unità razzo “A”, usate nel vettore Zenit, nonchè alcuni motori tuttora in produzione. La proposta di Vitaly Lopota, Presidente e Direttore dei Progetti di Energia, è di usare motori a ossigeno-kerosene in luogo dell’unità centrale a idrogeno, e realizzare così il primo e secondo stadio di cinque unità.
Secondo Lopota, la capacità di carico ottenibile sarebbe intorno alle 70 tonnellate, sufficienti ad orbitare intorno alla Luna.
Il razzo Energia risale all’epoca sovietica, e fu sviluppato negli anni ottanta. Furono effettuati due lanci: uno nel 1987 con un carico di prova, ed il secondo nel novembre 1988, con la navetta riutilizzabile Buran. Il progetto fu abbandonato negli anni novanta, lasciando un’eredità di 5 razzi parzialmente completati, che vennero poi distrutti. Il motore RD-170, fu invece migliorato, ed è tuttora in servizio come RD-171 sui vettori russo-ucraini Zenit, e come RD-180 sugli Atlas americani. Energia aveva una lunghezza di 59 metri per 16 di diametro. Il peso al decollo era di 2400 tonnellate, con ben 105 tonnellate di carico pagante.