Il lander sperimentale del Project Morpheus si è schiantato ieri al suolo, durante il primo volo non vincolato della serie di test che stava eseguendo, per la prima volta al KSC.
Il lander aveva eseguito nei mesi scorsi numerosi test al Johnson Space Center (JSC), in modalità “di sicurezza” ancorato ad un’autogru e quello di ieri era il primo test in volo libero sulla Shuttle Landing Facility al Kennedy Space Center.
Il lander sperimentale faceva parte del progetto Morpheus, il quale ha come scopo principale quello di sviluppare la tecnologia necessaria per la costruzione di un lander, utilizzabile su diversi corpi del Sistema Solare, capace di atterrare autonomamente riconoscendo gli eventuali pericoli al suolo e utilizzando propellenti “verdi”, LOX e metano.
Nei 19 test vincolati eseguiti nei mesi scorsi si erano verificate alcune anomalie al controllo d’assetto, ma con gli ultimi sviluppi queste sembravano definitivamente risolte, effettuando lo scorso luglio un test molto stabile a circa 10m di altezza.
Il test in volo libero si stava svolgendo su un’area attinente la SLF e costruita appositamente con crateri e voragini per i test.
Il primo volo in Florida si è invece concluso dopo pochi secondi e dal video del test, l’incidente sembra essere stato provocato da un grave malfunzionamento al Thrust Vector Control (TVC).
Il lander, costruito dalla Armadillo Aerospace al JSC, è abbastanza grande da poter portare sulla Luna circa 500kg di payload ed è strettamente legato al “Project M”, ovvero la possibilità di trasportare un “clone” di Robonaut, come quello attualmente sulla ISS, direttamente sul suolo Lunare.
Benchè l’incidente sia un grosso punto d’arresto per il progetto, un secondo esemplare del lander era già in costruzione ed è probabile che i test condinueranno con quest’ultimo.
I precedenti test: