Ancora un fallimento per un lancio Proton

Si è concluso con un nuovo fallimento il lancio di lunedì scorso del Proton che doveva immettere in orbita di trasferimento i satelliti geostazionari per telecomunicazioni Telkom 3 e Express MD2.
I due satelliti, uno Russo e l’altro Indonesiano, sono stati rilasciati in un’orbita più bassa del previsto a causa dello spegnimento anticipato dell’upper stage Breeze-M. Il propulsore dello stadio superiore ad idrazina doveva compiere 5 accensioni successive e immettere in orbita di trasferimento i due satelliti. Alla terza accensione però, invece dei 18 minuti e 5 secondi programmati di funzionamento il propulsore si è spento dopo soli 7 secondi.

Secondo quanto riportato da fonti dell’USAF i due satelliti sarebbero attualmente in un’orbita di 265x5000km circa, a 49.9° di inclinazione.

Secondo quanto riferito dall’Agenzia Roscosmos è stata aperta un’indagine sull’accaduto per accertare le cause dell’ennesimo insuccesso dello storico vettore “pesante” Russo.
L’ultima failure dell’upper stage Breeze-M era avvenuta solo lo scorso Agosto, a causa di un problema di programmazione dell’avionica di bordo che ne fece perdere il controllo d’assetto, è il terzo lancio fallito di un Proton negli ultimi 2 anni.

Il prossimo lancio era previsto per il prossimo 23 Agosto ma il programma è già stato messo in attesa fino a quando non saranno chiarite con certezza le cause di quest’ultimo grave problema.
Il lancio di lunedì era gestito, come di consueto per tutti i lanci commerciali, dall’america ILS e il vettore costruito dal contractor russo Krunichev. Il satellite indonesiano Telkom 3 era stato costruito dalla ISS Reshetnev e il payload fornito dalla Thales Alenia Space, mentre Express MD2 era costruito da Khrunichev e Thales Alenia Space e ordinato dalla Russian Satellite Communications Co., quest’ultima aveva già perso il satellite gemello Express AM4 nel precedente malfunzionamento del Breeze M.

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.