Il cargo automatico giapponese HTV-3, in partenza questa settimana, porterà alla stazione spaziale una nuova fotocamera a controllo remoto destinata a studi ambientali ed alla valutazione di disastri naturali, particolarmente nei paesi in via di sviluppo.
Il sistema, denominato ISERV Pathfinder, è stato concepito e realizzato al Marshall Space Space Flight Center di Huntsville, Alabama, da una collaborazione fra NASA e l’Agenzia Americana per lo Sviluppo Internazionale (USAID).
ISERV verrà posizionato all’interno del laboratorio Destiny, nel Window Observational Research Facility (WORF); il suo uso permetterà agli studiosi a terra di acquisire esperienze e competenze tali da svilupparne una versione avanzata in un prossimo futuro. L’attuale apparecchiatura è basata su un telescopio commerciale modificato, gestito da un software personalizzato: non è escluso che le versioni a venire vengano montate all’esterno della stazione per migliorarne le prestazioni.
È stato anche creato materiale didattico informatizzato per istruire il personale dell’avamposto orbitale sull’installazione di ISERV nel rack WORF. Le attività del dispositivo dovrebbero iniziare a novembre 2012.
A terra, il sistema è gestito da un ufficio coordinamento e da un laboratorio studentesco di ricerca (al Marshall S.F.C.), e da centri zonali attivi in Kenya ed in Nepal, nonchè a Panama. Sono proprio questi “hubs”, gestiti da personale locale, ad interfacciarsi con NASA e con le strutture nazionali ed internazionali per sviluppare ISERV ed usufruire delle sue osservazioni. A questa rete di terra è stato dato il nome SERVIR, un acronimo che in lingua castigliana acquista anche l’appropriato significato di “servire”.
Per ulteriori informazioni sul progetto, è possibile visitare il sito http://www.servirglobal.net/
fonte: NASA