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Completato il primo strumento scientifico del JWST: MIRI

Lo scorso 9 maggio, a Londra, è stato consegnato ad ESA il primo strumento realizzato per il James Webb Space Telescope. Si tratta del Mid InfraRed Instrument, chiamato anche MIRI.
Lo strumento è stato realizzato da un consorzio industriale europeo; ora ESA provvederà ad inviarlo al Goddard Space Flight Center della NASA.

MIRI, sarà uno strumento molto importante per il JWST, il telescopio spaziale in sviluppo che opererà nello spettro infrarosso, due volte più grosso dell’europeo Herschel Space Observatory, che è al momento il più grande telescopio scientifico ad infrarossi.

Lo strumento è stato consegnato ad ESA dopo una lunga serie di test e calibrazioni rigorose.

Una volta nello spazio, MIRI, che è costituito da una fotocamera e da uno spettrometro, opererà alla temperatura di -266°C.
Temperature così basse, prossime allo zero assoluto, sono necessarie per garantire che le emissioni infrarosse, prodotte dallo stesso strumento, non interferiscano con i deboli segnali degli obiettivi astronomici in osservazione nell’universo lontano.

MIRI osserverà oltre le polveri che oscurano le regioni dove nascono le stelle, studierà le galassie più lontane, i luoghi dove nascono i pianeti e la composizione dell’interstellar medium.

MIRI farà parte a suo volta dell’Integrated Science Instrument Module (ISIM), la cui integrazione inizierà non appena MIRI verrà consegnato a NASA.

ESA è responsabile anche dello sviluppo di un altro strumento del JWST: NIRSpec, Near-Infrared Spectrograph, che analizzerà lo spettro di più di cento galassie o stelle in contemporanea per studiare i processi di formazione e le abbondanze chimiche dei corpi giovani e lontani.

JWST verrà lanciato nel 2018 a bordo di un Ariane V dallo spazioporto europeo di Kourou, nella Guiana Francese. Verrà posto in orbita intorno al punto lagrangiano L2, quattro volte più distante della Luna, a 1,5 milioni di chilometri dalla terra.

Fonte: ESA.

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