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Arriva SHERPA, rimorchiatore spaziale

Rappresentazione artistica dello space tug multi-payload Sherpa di Spaceflight Industries Credit: Spaceflight Industries

Rappresentazione artistica dello space tug multi-payload Sherpa di Spaceflight Industries Credit: Spaceflight Industries

Spaceflight inc., azienda fondata nel 2009 da Jason Andrews già di Andrews Aerospace, ha annunciato ieri il proprio progetto SHERPA per una piattaforma in grado di ospitare e rilasciare nello spazio carichi secondari di un vettore.
Esso si basa sul sistema SSPS (Spaceflight Secondary Payload System) di Spaceflight, ma aggiunge un sistema di propulsione ed un generatore di energia. Si tratta di una piattaforma stabilizzata sui tre assi, con una capacità di manovra orbitale di oltre 400 m/s; inoltre essa può erogare più di 100 watt per le necessità dei carichi ospitati.
Sono previste due versioni del “rimorchiatore”: il 400 è ottimizzato per l’orbita bassa terrestre, mentre il 2200 è ideale per portare piccoli satelliti dalla GTO (orbita geosincrona di trasferimento) alla GEO (orbita geosincrona), grazie al maggior delta-v di cui è capace (appunto, 2,2 km/sec). Dalla GEO è anche possibile spingere un carico a velocità di fuga per destinazioni oltre l’orbita terrestre, sempre senza dover impiegare il carburante del carico pagante.

Sia Sherpa che SSPS verranno prodotti negli stabilimenti di Tukwila (Washington), recentemente ampliati.

Il problema dei carichi secondari è che questi richiedono spesso di essere immessi in orbite differenti rispetto a quella del primario, per inclinazione e altitudine. Sherpa nasce proprio per rispondere a queste esigenze. La prima missione commerciale è prevista per il 2014, con destinazione un’orbita eliosincrona da raggiungersi con un Falcon 9.

Fonte: Spaceflight inc.

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