Mentre ancora si discute su quale debba essere il contributo dell’Agenzia Spaziale Europea al programma ISS dopo il 2017, la stessa Agenzia ha definitivamente fermato il processo di produzione e approvvigionamento dei sottosistemi di ATV.
Dopo l’ultimo volo previsto per il 2014 del quinto ATV, “George Lemaitre”, il cargo Europeo da oltre 20ton di massa al lancio terminerà definitivamente il proprio ciclo di vita, è questa la decisione presa dagli Stati membri coinvolti nel programma.
Bob Chesson, senior advisor del Direttorato Voli Umani dell’ESA, ha dichiarato che l’assemblaggio degli ATV 4 e 5 procede speditamente e le linee di produzione dei vari sottosistemi sono state chiuse, non essendo previsti ulteriori lanci dopo di essi. Le parti per questi sono già quasi totalmente consegnate ai siti produttivi in Italia e Germania.
Chesson ha inoltre dichiarato che se si dovesse decidere in un secondo momento di riaprire tali siti di produzione ci sarebbero seri problemi di obsolescenza a livello di componenti ed equipaggiamenti.
Ogni missione ATV ha un costo di circa 460 milioni di euro e il programma di sviluppo è costato circa 1,52 miliardi di euro. Tali costi sono stati parte del contributo dell’ESA al programma ISS e rimane ancora da decidere come versare il contributo per gli anni di estensione al programma ISS, attualmente destinato a rimanere aperto almeno fino al 2020.
La decisione se individuare un nuovo metodo di “baratto” per la futura copertura del programma o un versamento economico verrà presa nel prossimo Novembre quando si terrà il prossimo incontro a livello ministeriale.
Bill Gerstenmaier associate administrator della NASA per i voli umani ha dichiarato, la scorsa settimana, che la ISS nei prossimi anni avrà bisogno di un quantitativo nettamente inferiore di propellente rispetto a quanto utilizzato fino ad ora e questa era l’unica prerogativa di ATV non rimpiazzabile da altri mezzi attualmente operanti verso la ISS e che quindi l’avrebbe mantenuto in vita. Gli altri mezzi commerciali che entreranno in servizio e l’HTV saranno pienamente sufficienti per le necessità della ISS. La NASA ha inoltre già programmato l’acquisto di ulteriori HTV Giapponesi per sopperire alle necessità del laboratorio USA sulla ISS.
Sempre Gerstenmaier a tal proposito ha dichiarato: “L’HTV fornisce un servizio unico e insostituibile, può trasportare carichi esterni non pressurizzati, che per noi sono fondamentali. Ha inoltre un portello molto grande, in grado di far trasferire interi rack da e per la ISS.” La NASA ha in programma di acquistare 4 HTV dopo il 2015 e con l’ultimo dei 7 già programmati previsto per il 2016, si andrebbero ad aggiungere 2 o 3 nuovi lanci.
La JAXA ha inoltre allo studio una versione recuperabile di HTV, denominata HTV-R, che potrebbe entrare in servizio dopo il 2017.
Fonte: spaceflightnow.com