Fallito il lancio Nord Coreano
Il tentativo del paese asiatico di immettere in orbita un presunto satellite per osservazioni climatiche tramite un vettore a 3 stadi è fallito venerdì scorso (13 marzo).
Numerose agenzie di stampa internazionali hanno riportato la notizia dell’avvenuto decollo, tracciato anche dal NORAD su una traiettoria che ha sorvolato il Mar Giallo.
Il primo stadio è precipitato in mare a circa 160 km di distanza dalla capitale sudcoreana Seul. I rimanenti due stadi sono presumibilmente esplosi in volo.
Secondo la tv giapponese NHK il missile avrebbe comunque raggiunto la ragguardevole altitudine di 120 chilometri prima di dividersi in 4 pezzi e precipitare. Il guasto fatale sarebbe accaduto pochi istanti prima della separazione fra primo e secondo stadio, circa 81 secondi dopo il lancio.
Anche l’agenzia ufficiale di stampa Nord Coreana ha confermato il fallimento del lancio, annunciando l’istituzione di una commissione di inchiesta tecnica.
La notizia dell’esplosione del razzo ha forse contribuito a mitigare, almeno in parte, le reazioni della comunità internazionale alla ripresa delle attività missilistiche della Corea del Nord, uno stato che è sotto strettissima osservazione da parte dell’ONU e delle potenze occidentali a causa delle sue ambizioni nucleari mai completamente abbandonate.
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