La sonda russa Phobos Grunt è rientrata sulla Terra ieri sera inabissandosi nell'oceano Pacifico.
La conferma del rientro è arrivata da fonti russe, americane e dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e tutte concordano nell'affermare che la sonda si è inabissata nell'oceano Pacifico al largo delle coste del Cile a circa 1300 km dall'isola di Wellington.
Lanciata lo scorso 8 novembre, Phobos Grunt era destinata a raggiungere ed atterrare su una delle lune di Marte (Phobos), raccogliere un campione del terreno circostante, ridecollare e fare ritorno sulla Terra con il suo carico di campioni da analizzare.
Nel suo volo avrebbe inoltre dovuto raccogliere immagini dettagliate della superficie di Marte e dell'ambiente circum-marziano, con una particolare attenzione sull'andamento delle tempeste di sabbia.
Putroppo, a causa di una serie di avarie, la sonda non è mai riuscita a lasciare l'orbita terrestre e malgrado gli innumerevoli tentativi dei vari centri di controllo a Terra, Phobos Grunt è apparsa fin da subito alla deriva e quindi destinata ad un rientro incontrollato avvenuto il 15 gennaio alle ore 18:45 ora italiana.