Paul Allen annuncia un nuovo progetto per i lanci orbitali

Paul G. Allen, imprenditore e filantropo, nonché co-fondatore di Microsoft insieme a Bill Gates, ha annunciato oggi un progetto in collaborazione con Burt Rutan per una nuova generazione di veicoli spaziali. Dopo aver progettato e costruito SpaceShipOne, il primo veicolo finanziato privatamente a raggiungere lo spazio, Allen e Rutan hanno deciso di sviluppare un nuovo sistema di lancio, capace di offrire accesso all’orbita bassa con costi minori e maggiore sicurezza e flessibilità.

Il mezzo di trasporto spaziale sarà costruito dalla nuova compagnia di Allen, Stratolaunch Systems, e sarà composto da tre elementi principali:
– Un velivolo madre, sviluppato da Scaled Composites, l’azienda di Burt Rutan. Una volta completato sarà l’aeroplano più grande mai costruito;
– Un razzo multi-stadio, costruito da Space Exploration Technologies (SpaceX), l’azienda di Elon Musk;
– Un sistema avanzato di aggancio ed integrazione dei due velivoli, capace di sostenere il peso del razzo che potrà raggiungere fino a 220 tonnellate. Sarà costruito dall’azienda aerospaziale Dynetics.

Stratolaunch Systems sarà capace di introdurre operazioni simili a quelle aeroportuali nel campo dei lanci spaziali, in un primo tempo di tipo cargo, sia commerciali che governativi, e successivamente con voli abitati. I piani attuali prevedono il primo lancio entro cinque anni.

Allen ha scelto di mettere alla guida del team della Stratolaunch Systems Gari Wentz, un veterano NASA con anni di esperienza in ingegneria e gestione dei voli umani, e che ricoprirà il ruolo di AD e Presidente della neonata azienda.

L’ex amministratore NASA Mike Griffin, il quale fa parte anche del CdA della Stratolaunch, si è unito ad Allen e Rutan durante la conferenza stampa tenutasi a Seattle. “Crediamo che questa tecnologia abbia il poenziale di rendere un giorno routine il volo spaziale, rimuovendo molte delle limitazioni associate ai sistemi di lancio basati a terra”, ha dichiarato Griffin. “Il nostro sistema fornirà anche una grande flessibiltà potendo lanciare da una grande varietà di siti diversi”.

Stratolaunch Systems ha come obiettivo finale il lancio di esseri umani in orbita bassa (LEO), anche se tutto lo sforzo iniziale è attualmente dedicato allo sviluppo dell’aereo madre e del booster per payload cargo.

L’aeroplano madre potrà operare da grandi aeroporti, come ad esempio quello del Kennedy Space Center, e avrà un autonomia fino a 1300 miglia nautiche per raggiungere il punto di lancio del payload. Utilizzerà sei motori del tipo usato sul Boeing 747, avrà un peso al lancio di 550 tonnellate e un’apertura alare di oltre 115 m. Per il decollo e l’atterraggio avrà bisogno di una pista di almeno 3,6 km.
L’aereo verrà assemblato negli hangar della Stratolaunch, che verranno presto costruiti presso lo Spaceport America di Mojave.

Il razzo multi-stadio sarà invece sviluppato dall’azienda californiana SpaceX. “Paul Allen e Burt Rutan hanno generato un interesse enorme nello spazio grazie a progetti come White Knight e SpaceShipOne”, ha dichiarato la presidente di SpaceX, Gwynne Shotwell. “Non potevamo non essere coinvolti nella loro prossima sfida. Siamo molto entusiasti”.

Dynetics fornirà invece il sistema di integrazione e aggancio, oltre che il supporto ai test e alle operazioni di integrazione e ingegneria dell’intero sistema di lancio. Il sistema di aggancio sarà costruito ad Huntsville, Alabama, nel nuovo impianto della Dynetics.

Fonte: Stratolaunch Systems

Video: Stratolaunch

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.