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In partenza i prossimi tre astronauti della Expedition 30

Sono in fase di completamento i preparativi per il lancio di mercoledì 21 dicembre 2012 di una Sojuz diretta verso la stazione spaziale internazionale. L'equipaggio della Sojuz TMA-03M, che contribuirà a riportare a 6 il numero dei residenti della ISS, è composto da veterani: il comandante Oleg Kononenko (Roscosmos) e gli ingegneri di volo Andre Kuipers (ESA) e Donald Pettit (NASA).

Il lancio dal cosmodromo di Bajkonur è previsto per le 14:16 CET, per un docking sul modulo Rassvet della ISS programmato per venerdì pomeriggio. A riceverli sulla stazione spaziale internazionale ci saranno il comandante della Expedition 30 Dan Burbank, il comandante della Sojuz TMA-22 Anton Shkaplerov e l'ingegnere di volo Anatoly Ivanishin, i quali hanno raggiunto la ISS lo scorso 13 novembre.

La missione Sojuz TMA-22 era originariamente prevista per lo scorso settembre, con l'equipaggio della Sojuz TMA-03M che avrebbe dovuto seguirla a metà novembre. Il fallimento del lancio di una Progress, che monta un terzo stadio identico a quello utilizzato nei lanci con equipaggio, avvenuto il 24 agosto 2011, ha però scombinato i piani originari.

Kononenko ha già passato 199 giorni in orbita come membro dell'Expedition 17 nel 2008. Kuipers è stato 11 giorni a bordo della ISS nel 2002 durante una missione di breve durata su una Sojuz, mentre Pettit è stato membro dell'Expedition 6 per una missione durata 5 mesi e mezzo nel 2002-2003. Era a bordo della stazione spaziale durante il tragico rientro del Columbia dalla missione STS-107. Successivamente ha fatto parte dell'equipaggio di Endeavour durante la missione STS-126 verso la ISS nel 2008.

Tra i momenti salienti dell'Expedition 30 è prevista la prima visita di una navicella cargo commerciale sulla ISS. Il lancio della capsula Dragon, sviluppata da Space Exploration Technologies (SpaceX), è previsto da Cape Canaveral per il 7 febbraio 2012. Diversamente da quanto avviene per i veicoli cargo russi (Progress) e quelli europei (ATV), le capsule commerciali di SpaceX (e successivamente quelle di Orbital Sciences) non effettueranno un docking automatico sul lato russo, ma verranno invece catturate dal braccio robotico della ISS e agganciate manualmente ai portelli del lato "internazionale" della stazione orbitante, in maniera analoga a quanto avviene per il veicolo giapponese HTV.

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