Il razzo Sojuz torna a volare: lanciato con successo un satellite Kosmos

Domenica 2 ottobre la Russia ha lanciato, e posizionato in orbita con successo, un satellite della serie Kosmos.
Ricordiamo che Kosmos, spesso seguito da un numero progressivo a 4 cifre, è una designazione generica assegnata ai satelliti con scopi militari.

Il lancio, avvenuto alle 20:15 UTC dalla base di Plesetsk nella Russia settentrionale, ha permesso al vettore Sojuz 2-1B la messa in orbita di un satellite Glonass-M, designato come numero 42 ed appartenente al blocco costruttivo 45S.

Glonass è la versione russa del sistema americano GPS (Global Positioning System) e come il suo omologo può essere utilizzato sia da enti militari che civili.

I satelliti della famiglia Glonass-M rappresentano la seconda generazione dei satelliti russi di ausilio alla navigazione.
La principale modifica che caratterizza la seconda serie dalla prima è l’incremento della vita operativa che è stata portata a 7 anni rispetto ai 16 mesi della serie precedente.
Questa famiglia è stata introdotta nel 2003 e verrà seguita a breve dai satelliti di terza generazione rappresentati dai Glonass-K.

Questo lancio, il primo dopo la perdita subita lo scorso agosto del cargo Progress M-12M e del relativo carico di rifornimenti per la ISS, rappresenta un passo fondamentale verso il ritorno alla piena operatività di un vettore Sojuz.

Il prossimo lancio di un cargo Progress, attualmente previsto per il 30 ottobre, sarà la prova definitiva per riaprire la strada ai lanci di navicelle Sojuz verso la ISS.

Il vettore utilizzato per questo lancio, il Sojuz 2-1, è un diretto discendente del R-7 Semyorka, il primo missile balistico intercontinenetale progettato da Sergei Korolev il cui primo volo fu effettuato nel 1957.
L’R’7 ha costituito la base per Vostok, Voskhod, Molniya e le famiglie di razzi Sojuz, e fino ad oggi tutti i voli spaziali con equipaggio russo e sovietico sono stati effettuati con razzi derivati dal vettore R-7.

La Sojuz, il cui primo volo fu effettuato nel 1966, era una modifica del razzo Voskhod caratterizzato da un sistema di telemetria aggiornato e più leggero, e di motori più efficienti.

La Sojuz 2 è l’evoluzione sviluppata partendo dai vecchi modelli Sojuz e dispone di sistemi digitali per il controllo dell’assetto e della propulsione. Il suo primo volo risale al 2004 e questo è il suo dodicesimo lancio.
Attualmente sono 2 le varianti in servizio: la Sojuz 2-1A e la Sojuz 2-1B. Quest’ultima dispone di un terzo stadio dotato di un propulsore più potente, l’RD-0124, dichiarato idoneo al volo lo scorso marzo 2011.

La Sojuz 2 costituisce la base di sviluppo del modello ST, che è il vettore studiato ed ottimizzato per essere lanciato dalla base di Kourou nella Guiana francese.
Il primo lancio della Sojuz ST, attualmente pianificato per il 20 ottobre, porterà in orbita 2 satelliti Galileo IOV-M1, che sono l’equivalente europeo dell’americano GPS.

Fonte: NasaSpaceFlight.com

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Marco Carrara

Da sempre appassionato di spazio, da piccolo sognavo ad occhi aperti guardando alla televisione le gesta degli astronauti impegnati nelle missioni Apollo, crescendo mi sono dovuto accontentare di una più normale professione come sistemista informatico in una banca radicata nel nord Italia. Scrivo su AstronautiNews dal 2010; è il mio modo per continuare a coltivare la mia passione per lo spazio.

Una risposta

  1. 4 Ottobre 2011

    […] [Tratto da Astronautinews – Marco Carrara] […]