ESA annuncia due nuove missioni scientifiche
I potenti effetti del Sole e la natura della misteriosa “energia oscura” sono le motivazioni che stanno dietro alle due nuove missioni scientifiche ESA. Lo Science Programme Committee dell’agenzia spaziale europea ha infatti selezionato oggi, 4 ottobre, le missioni “Solar Orbiter” ed “Euclide”, con lancio previsto, rispettivamente, per il 2017 ed il 2019. Queste missioni fanno parte del gruppo di missioni di classe media del piano Cosmic Vision 2015-2025 di ESA.
Solar Orbiter si avvicinerà alla nostra stella più di qualsiasi missione precedente. È stata progettata per migliorare la nostre conoscenze sull’influenza del Sole nel suo ambiente circostante, ed in particolare dei meccanismi con cui viene generato ed accelerato il flusso di particelle noto come vento solare.
La sonda si avvicinerà sufficientemente per catturare il vento solare appena emesso dalla superficie della stella, ed allo stesso tempo sarà in grado di osservare nel dettaglio il processo di accelerazione delle particelle emesse. Il lancio è previsto per il 2017 da Cape Canaveral per mezzo di un Atlas fornito da NASA.
Euclide è invece progettato per esplorare il lato oscuro dell’universo. Essenzialmente si tratta di un telescopio spaziale, la cui missione consiste nel mappare con dettaglio mai visto le strutture a larga scala dell’universo. Le osservazioni si estenderanno attraverso 10 miliardi di anni luce, rivelando la storia dell’espansione dell’universo e la crescita delle strutture che ne fanno parte durante gli ultimi tre-quarti della sua storia.
Il motivo per cui l’espansione dell’universo continua ad accelerare è uno dei misteri più profondi della scienza moderna. Quest’accelerazione cosmica è causata da un’energia tutt’ora di natura sconosciuta, da cui il nome “energia oscura”. Gli astronomi sperano di riuscire a comprenderne la natura utilizzando Euclide per studiare gli effetti dell’energia oscura su galassie e gruppi di galassie. Il lancio di Euclide, che avverrà tramite un lanciatore Sojuz, è pianificato per il 2019 dallo spazioporto europeo di Kourou in Guiana Francese.
Fonte: ESA
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