Secondo quanto riportato dal sito spacenews.com, la SpaceX avrebbe infine confermato una anomalia al motore del suo vettore Falcon 9 durante il lancio del dicembre scorso. Un rappresentante del costruttore ha dichiarato che si è trattato di uno spegnimento prematuro dovuto a eccesso di ossigeno nella composizione della miscela di alimentazione. Questo ha comportato una elevata temperatura nelle turbine della turbopompa, al di fuori dei parametri operativi, e potrebbe avere influito sulla possibilita’ di riutilizzare i motori Merlin che spingono il Falcon 9, come auspicato da SpaceX.
L’anomalia non ha invece avuto ripercussioni sull’immissione in orbita della capsula Dragon, e, parallelamente, non dovrebbe averne sullo svolgimento del prossimo test di novembre, che avra’ come obiettivo l’ISS.
L’ammissione da parte di SpaceX dei problemi nel lancio di dicembre giunge dopo che la stessa compagnia aveva citato in giudizio per diffamazione la Valador Inc., uno studio di consulenza specializzato nella sicurezza dei lanci spaziali, che aveva contattato la NASA in giugno, facendo riferimento a “voci” secondo le quali il primo stadio del Falcon 9 aveva avuto un problema significativo durante la missione dell’8 dicembre u.s. Le “voci” in questione si sono poi rivelate false e/o esagerate (si era parlato, addirittura, dell’esplosione del primo stadio subito dopo il distacco), e la causa e’ stata risolta in modo amichevole e stragiudiziale ai primi di agosto.
Fonte: spacenews