Il costruttore di Seattle, insieme a Bigelow Aerospace, ha condotto recentemente una serie di test del sistema di airbags che verrà impiegato sulla capsula “manned” CST-100, dalla capacità di sette posti.
Il profilo di missione prevede che i tre paracadute principali della capsula si aprano a 12mila piedi circa (3600 metri). All’altitudine di 5mila piedi (1500 metri), lo scudo termico inferiore si distacca, e si ha il gonfiaggio di 6 airbags con una miscela di aria e azoto. Due minuti dopo, il CST-100 raggiunge il suolo.
La struttura usata per i test, composta da un semirimorchio ed una gru, ha permesso di simulare impatti verticali e/o orizzontali sulla capsula; ora i dati acquisiti sono a disposizione per migliorare i programmi di simulazione che vengono impiegati per sviluppare tutto il sistema di atterraggio. Il test ha simulato una discesa a 27 piedi al secondo di velocità (circa 30 km/h), con venti trasversali da 10 a 30 km/h circa.
Una nuova batteria di test è in programma per ottobre, con 12 nuovi airbags; essi sono fabbricati da ILC Dover, ed usano la medesima tecnologia di quelli impiegati far atterrare su Marte i rover Sojourner, Spirit ed Opportunity.
Sul sito della Boeing è disponibile un video dei test.
Fonte: Boeing