NASA ha reso pubblico poche ore fa il sommario dello studio di valutazione dei costi per i programmi “Space Launch System” (SLS), “Multi-Purpose Crew Vehicle” (MPCV), e “21st Century Ground System” (21CGS), redatto dallo studio di consulenza Booz Allen Hamilton (BAH).
Le dodici pagine della sintesi, scaricabili liberamente dal sito NASA, offrono al lettore un’analisi rapida ma accurata (anche se senza cifre) dei documenti di budget presentati da NASA per i tre programmi.
Gli analisti di BAH ritengono che la documentazione preparata dall’agenzia spaziale sia una base utile per previsioni economiche con un’orizzonte di attendibilità massimo di 3/5 anni, e che il livello di approfondimento sia equiparabile a quello di una fase di AoA (Analisi delle alternative).
Tuttavia il rapporto esprime anche giudizi critici in ordine all’attendibilità delle stime di NASA se applicate ad orizzonti temporali più ampi, come quelli che con ogni probabilità interessano di più l’amministratore Charles Bolden, costretto a far quadrare i conti dei suoi programmi nel contesto di una lenta ma costante contrazione dei fondi disponibili.
Il rapporto offre quindi uno spunto di riflessione importante in merito alle politiche spaziali di lungo periodo, visto che programmi complessi come i tre soggetto dell’indagine di BAH richiedono, per loro natura, tempi di realizzazione molto estesi.
Bolden è sempre stato molto sensibile a questo aspetto: nel corso della sua ultima apparizione al Congresso aveva dichiarato di essere consapevole che le sue scelte di oggi influenzeranno l’ente spaziale americano per decenni. Il suo piano per il dopo-shuttle dovrà superare almeno tre cambi di Amministrazione e altrettante elezioni parlamentari senza venire compromesso, un’impresa riuscita solo al programma delle navette spaziali.
Le motivazioni di fondo per i giudizi di BAH sono legate a vari fattori, esposti in una serie di punti chiave:
– NASA ha presentato stime di future, significative contrazioni di talune voci di spesa, apparse più legate a fattori contingenti e discrezionali che ad approfondite valutazioni economiche.
– Le strutture di management a capo dei programmi SLS, MPCV e 21CGS non condividono a sufficienza strategie di sviluppo, politiche di budget e metodi di stima. I tre programmi, pur formalmente indipendenti, sono infatti fortemente legati tra loro, e gli ispettori hanno sottolineato come NASA non abbia valutato a sufficienza l’impatto che il ritardo o il sottofinanziamento di uno qualunque tra essi potrebbe avere sugli altri due.
– Per la vaghezza di alcune parti del materiale fornito da NASA, i consulenti criticano la consistenza dei fondi per rischi imprevisti, che secondo il rapporto potrebbero rivelarsi in futuro fatalmente sottostimati.
BAH non si è limitata alla critica, ma ha elaborato una serie di consigli che NASA dovrà sforzarsi di implementare:
– NASA dovrà dare corso a una nuova serie di stime sui costi di mantenimento dei vari programmi, non appena SLS verrà approvato in sede congressuale.
– Tutte le riduzioni di costi che superino il trend storico del 5% dovranno essere accompagnate da una chiara relazione di giustificazione; in mancanza di tali documenti i capitoli di bilancio relativi ai relativi rischi per imprevisti andranno sostanzialmente rimpinguati.
– NASA dovrà individuare nei suoi uffici amministrativi una struttura indipendente che coordini e integri i cronoprogrammi, i momenti di verifica, le review tecniche e i rischi correlati tra i programmi SLS, MPCV e 21CGS.
Le scarse performance dimostrate in passato dagli uffici amministrativi NASA in merito alle capacità di stilare budget attendibili, e soprattutto rispettati nel tempo, hanno certamente avuto un peso nel livello di credibilità che i consulenti di BAH hanno attribuito ai fattori di stima usati dai funzionari dell’agenzia spaziale a stelle e striscie.
Per quanto riguarda il programma SLS ad esempio, pur valutando al massimo dei voti la quantità di documenti forniti, il livello di affidabilità del budget si ferma al 25%. Lo stesso destino tocca al programma 21CGS, anche se un poco meglio si piazza il programma Orion/MPCV, con un 50% in termini di credibilità delle sue previsioni economiche.
In sostanza il rapporto darà la possibilità a NASA di presentarsi a breve al Congresso e al Presidente con un piano sufficientemente solido per il prossimo quinquennio, ma l’agenzia BAH invita chiaramente NASA, nelle parti conclusive del rapporto, ad iniziare la pianificazione accurata dei tre programmi e la relativa approfondita stima dei rischi immediatamente dopo che sarà avvenuta l’approvazione del budget da parte degli organi legislativi ed esecutivi.
L’analisi indipendente della stima dei costi per i programmi SLS, MPCV e 21CGS era stata voluta e commissionata dall’amministratore Charles Bolden, nell’ottica di predisporre un programma spaziale di lungo periodo sufficientemente solido e sostenibile dal punto di vista dei finanziamenti.
In questi mesi Bolden è stato interpellato varie volte dalle Commissioni Parlamentari USA, a causa del forte ritardo rispetto ai termini di consegna dei piani futuri di NASA previsti dalla legge di bilancio 2010. L’Amministratore ha sempre replicato chiedendo al Congresso un ulteriore sforzo di pazienza proprio in attesa del rilascio di questo importante documento. Ora che il rapporto lungamente atteso è stato consegnato, bisognerà vedere se, come e quando lo stesso sbloccherà l’attesa che da mesi tiene con il fiato sospeso i due rami del parlamento americano, e soprattutto le migliaia di lavoratori NASA/USA, che nel frattempo continuano ad essere licenziati.