Come noto, Orbital Sciences Corporation ha l’incarico di sviluppare il vettore che verrà impiegato nei test di abort della capsula Orion. Nella fattispecie, la scelta è ricaduta sul motore di un missile balistico intercontinentale del tipo “Peacekeeper”, inserito in una struttura concepita per ricreare gli ingombri e le caratteristiche della parte superiore del razzo Ares I. I test dovrebbero consentire di sperimentare il distacco ed il rientro in sicurezza di Orion dopo un abort sulla rampa o a medie altitudini, a velocità transoniche. In tutto, dall’attivazione dell’abort mode all’atterraggio del modulo di comando di Orion trascorrono 8 minuti circa.
Si ricorderà che in origine la capsula Orion era stata concepita per rientrare sulla terraferma, come i moduli russi Sojuz. Per questo motivo i test di abort in volo erano inizialmente stati assegnati al poligono di White Sands. Tuttavia, in seguito ai pesanti ripensamenti cui è stato soggetto tutto il (fu) programma Constellation, NASA è tornata a preferire l’opzione dell’ammaraggio. Per questo motivo, il test potrebbe essere spostato al KSC in Florida, permettendo uno splash-down ed inoltre limitando la distanza fra il sito della prova e le strutture di assemblaggio di Orion. Questo è quanto riporta il sito Florida Today.
Il primo test sarebbe in programma per il marzo 2014.