Rosetta pronta per l’ibernazione
La sonda Rosetta, il cacciatore di comete dell’Agenzia Spaziale Europea è pronta per entrare nella tappa più solitaria del proprio viaggio.
L’8 Giugno, infatti, i controllori di missione avranno la prima opportunità di collocare Rosetta in modalità “deep space hibernation”, che durerà 31 mesi. Durante questa parte di sonno solitario del suo decennale viaggio, Rosetta si avvicinerà alla cometa 67-P ad una distanza di quasi 1 miliardo di km dalla Terra.
Si tratta di uno dei più importanti e distanti passaggi del lunghissimo viaggio della sonda che la porterà al rendezvous con la cometa 67-P/Churyumov-Gerasimenko. Secondo quanto dichiarato da una nota ufficiale dell’agenzia spaziale europea, i controllori dell’ESOC (European Space Operations Centre) di Darmstadt, Germania, intendono inviare la prossima settimana il comando finale di switch.
Questo comando dovrebbe dare il via agli ultimi steps relativi alla delicata fase di spegnimento della sonda, con la disattivazione di quasi tutti i sistemi relativi al controllo del volo, inclusi quelli del controllo attitudinale e delle telecomunicazioni. Nel corso dei primi quattro mesi di quest’anno erano già stati spenti tutti gli strumenti scientifici.
Paolo Ferri, Capo del Solar and Planetary Mission Operations Division dell’ESOC, ha fatto il punto della situazione: “Rosetta si sta allontanando sempre di più dal Sole, e presto non ci sarà più sufficiente luce solare per alimentare i suoi sistemi. Nel Luglio del 2010 abbiamo già ottenuto un record, quando a 400 milioni di km dal Sole, la nostra sonda è diventata il più distante oggetto ad operare esclusivamente ad energia solare. Rosetta raddoppierà questo record durante il suo periodo di ibernazione.”
Ma in cosa consiste la fase di ibernazione? In sostanza si tratta di uno spegnimento virtuale del veicolo spaziale, infatti gli unici dispositivi che verranno lasciati accesi saranno il computer di bordo ed alcuni riscaldatori. Questi sistemi verranno alimentati dai pannelli solari, e verranno automaticamente attivati periodicamente per evitare il congelamento di tutto l’hardware, quando l’orbita raggiungerà i 790 milioni di km di distanza dal Sole, nel Gennaio del 2014.
Prima di entrare in ibernazione Rosetta verrà orientata in modo tale da favorire l’illuminazione solare dei propri pannelli, e verrà posta in lenta rotazione in modo tale da favorirne la stabilizzazione attitudinale.
La finestra per l’invio del comando di ibernazione si aprirà l’8 Giugno 2011, una volta confermato il corretto status dello spacecraft. Dopo l’entrata in modalità ibernazione, non ci saranno più comunicazioni da e per la sonda fino al 2014. Un singolo computer conterà le 136 settimane del periodo di ibernazione.
Quando si risveglierà Rosetta? Precisamente alle 10:00 GMT del 20 Gennaio 2014 il suddetto computer farà uscire la sonda dell’ESA dal periodo di sonno profondo, ed essa, sette ore più tardi, trasmetterà un segnale di controllo in modo tale da permettere ai controllori di missione di verificare la corretta riuscita dell’operazione di risveglio.
Andrea Accomazzo, Spacecraft Operation Manager presso il centro di controllo di Darmstadt, ha sottolineato infine il fatto che la fase di ibernazione è un processo delicato e complesso.
Rosetta è stata lanciata il 2 Marzo 2004 con un Ariane 5 G dallo spazioporto europeo di Kourou, ed al lancio aveva una massa di 3000 kg.
Dopo il rendezvous del Gennaio 2014, Rosetta entrerà in orbita della cometa 67P accompagnandola nel suo viaggio verso il Sole. Durante questo viaggio, nel Novembre 2014, verrà rilasciato il lander denominato Philae, che andrà a depositarsi sulla superficie cometaria.
L’ESOC (European Space Operation Center) di Darmstadt funge da Operations Control Center (OCC) per Rosetta. Le trasmissioni vengono effettuate tramite l’antenna da 35 metri della ground station dell’ESA di New Norcia, nei pressi di Perth, in Australia.
Il Lander Control Center è situato presso le strutture della DLR di Colonia, Germania, mentre il Lander Science Center è presso il CNRS di Tolosa, Francia.
Fonte: ESA
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