STS-134: Flight Day 15 e 16 – Undocking e preparativi per il rientro

Il quindicesimo giorno di missione è stato quello del distacco di Endeavour dalla International Space Station, avvenuto alle 5:55 del mattino ora italiana di lunedì 30 maggio concludendo una permanenza durata 11 giorni, 17 ore e 41 minuti.
“Endeavour in partenza” ha esclamato l’ingegnere di volo di Expedition 28 Ron Garan, dopo aver suonato la tradizionale campanella a bordo della Stazione.
Il pilota Greg Johnson, che si trovava ai comandi sul ponte di volo, ha condotto Endeavour in un volo in cerchio attorno alla stazione mantenendo una distanza tra i 140 e i 200 metri; nel frattempo il resto dell’equipaggio partecipava a riprese video e fotografiche dell’avamposto orbitale.
Mentre Johnson manovrava il “flyaround”, il comandante Mark Kelly ha trasmesso via radio al Mission Control le sue impressioni vedendo finalmente installato l’esperimento AMS-2 (Alpha Magnetic Spectrometer): “È un nuovo giorno per la scienza a bordo della ISS”

Dopo l’accensione di separazione, Kelly ha ripreso i controlli di Endeavour per svolgere il test sul nuovo sistema di controllo del rendezvous STORRM (Sensor Test for Orion Relative Navigation Risk Mitigation). Endeavour si è posizionata a circa 6 Km di distanza dalla stazione, muovendosi poi in un punto predeterminato al di sotto della stessa.

Kelly ha condotto l’orbiter lungo una traiettoria di avvicinamento e arrivando fino a poco meno di 300 metri dalla ISS. Terminata questa fase lo shuttle ha compiuto la vera e propria accensione di separazione e allontanamento, mantenendo comunque il dispositivo STORRM puntato verso il boccaporto dell’avamposto fino alla completa perdita di segnale.
Le prime analisi sui dati ricevuti sembrano confermare il buon funzionamento di STORRM.
Tutto l’equipaggio di Endeavour, compresi i Mission Specialist Mike Fincke, Roberto Vittori, Drew Feustel e Greg Chamitoff, si sono alternati al controllo di STORRM per circa quattro ore.

STS-134 segna il 26mo e ultimo viaggio di Endeavour. Dodici di queste missioni hanno avuto come obiettivo la Stazione Spaziale Internazionale, e uno si è svolto addirittura verso la gloriosa stazione spaziale russa Mir.
Con la partenza dello shuttle gli occupanti della stazione possono godere di un periodo di relativo riposo, prima del ritorno alla tempistica normale dei turni.

Il sedicesimo e penultimo giorno di volo dello Space Shuttle Endeavour è stato contrassegnato dai preparativi per l’atterraggio, previsto per la mattinata del 1 giugno.

Il comandante Mark Kelly, il pilota Greg Johnson e il nostro Roberto Vittori hanno eseguito vari controlli sul Flight Control Systems (FCS) di Endeavour. Hanno iniziato con l’avvio dell’Auxliary Power Unit 1 (APU 1), in modo da poter provare le superfici di controllo grazie alla potenza idraulica fornite dalle APU stesse. Successivamente si sono dedicati alle prove dei razzi di controllo, il Reaction Control System (RCS). In questa fase Kelly, Johnson e Vittori hanno testato il funzionamento di ogni singolo razzo.

Nel frattempo Drew Feustel, Mike Fincke e Greg Chamitoff erano nel ponte inferiore a riporre e assicurare vari materiali e attrezzature in vista del rientro al KSC. Infine l’equipaggio ha ritirato l’antenna KU.

La giornata ha anche visto lo svolgimento degli ultimi esperimenti, tra cui il “Ram Burn Observations” (RAMBO2). Prima del briefing di ripasso delle procedure di rientro, tutto l’equipaggio ha partecipato all’ultima batteria di interviste televisive con le reti ABC News, CBS News, CNN, NBC News e Fox News Radio, seguite da un momento di tributo e riconoscimento dedicato ai tecnici a terra che negli anni si sono presi cura della navetta Endeavour.

L’atterraggio di Endeavour è attualmente programmato al Kennedy Space Center per le 8:35 italiane di mercoledì 1 giugno.

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Marco Zambianchi

Spacecraft Operations Engineer per EPS-SG presso EUMETSAT, ha fatto parte in precedenza dei Flight Control Team di INTEGRAL, XMM/Newton e Gaia. È fondatore di ForumAstronautico.it e co-fondatore di AstronautiCAST. Conferenziere di astronautica al Planetario di Lecco fino al 2012, scrive ora su AstronautiNEWS ed è co-fondatore e consigliere dell'associazione ISAA.