L’equipaggio di Endeavour ha trascorso la maggior parte del giorno 11 di missione nell’ispezione finale al sistema di controllo termico dello shuttle, e nella preparazione della quarta e ultima attività extraveicolare della missione e dell’intero programma Spacre Shuttle.
Il pilota di Endeavour Greg Johnson e i Mission Specialists Mike Fincke e Andrew Feustel hanno utilizzato il braccio robotico della navetta per agganciare ancora una volta l’OBSS, la speciale “prolunga” per l’ispezione dello scudo termico, e hanno esaminato accuratamente l’ala destra; i Mission Specialist Roberto Vittori, Andrew Feustel e Greg Chamitoff si sono occupati del “naso”, ed infine Greg Johnson, Vittori e Greg Chamitoff hanno concluso l’attività con l’ispezione dell’ala sinistra.
Come sempre le immagini raccolte sono state inviate a terra per essere sottoposte all’esame degli esperti del sistema TPS.
La seconda ispezione allo scudo termico viene normalmente effettuata uno o due giorni prima del rientro, con lo shuttle in volo libero, ma questa volta è stata condotta con la navetta ancora attraccata alla Stazione perchè l’OBSS è destinato ad essere lasciato sull’avamposto spaziale e ad essere utilizzato dal braccio robotico Canadarm2 come elemento aggiuntivo per la manutenzione e ispezione di zone remote e difficilmente raggiungibili.
Nel corso del Flight Day 12 Fincke e Chamitoff saranno impegnati nella quarta EVA, programmata a partire dalle 6.15 ora italiana di venerdì 27 maggio. Feustel, che ha preso parte alle prime tre EVA, questa volta farà da assistente ai due colleghi nel ruolo di coreografo delle operazioni.
Come ultima attività della giornata tutto l’equipaggio si è riunito per un’ora circa, per un ripasso collettivo delle procedure legate all’EVA di Fincke e Chamitoff. I due trascorreranno la notte nel modulo Quest, la cui pressione sarà ridotta lentamente per agevolare le procedure di deazotazione.
Contrariamente a quanto deciso nella terza EVA, questa volta i due passeggiatori spaziali non metteranno in atto la procedura ISLE, in quanto questa richiede uno sforzo supplementare ai filtri all’idrossido di litio delle tute spaziali, necessari per la rimozione della CO2. Durante la prima EVA il sensore di CO2 della tuta di Chamitoff si era guastato, pertanto in via prudenziale si è deciso di ritornare alla procedura di “campeggio” nel modulo Quest, che consente di regalare alle tute 40 minuti aggiuntivi circa di autonomia in termini di smaltimento della CO2.
Gli obiettivi della passeggiata spaziale sono l’aggancio dell’OBSS al Truss della ISS, la sostituzione di un punto di aggancio del Canadarm2 (PDGF), la manutenzione ad un braccio di scorta per Dextre, e il completamento del collegamento del nuovo PDGF sul modulo russo Zarja, iniziato durante EVA3.