Starfighters verso una nuova vita come lanciatori
Starfighters, l’azienda basata al Kennedy Space Center che prende il nome dall’omonimo e glorioso nomignolo con cui è soprannominato globalmente l’F-104 si prepara ad espandere le proprie attività cimentandosi nel lancio di piccoli satelliti utilizzando gli aerei da essa gestiti come “primo stadio” del sistema di lancio.
L’espansione arriva a quattro anni dal primo volo sulla Shuttle Landing Facility dell’Aprile 2007 e dai cui hangar, Rick Svetkoff, pilota e proprietario commenta: “Possiamo raggiungere i 23.000 piedi nello stesso tempo che ci impiega uno dei tanti vettori che da qui solcano il cielo”. È infatti grazie alle tutt’oggi eccezionali prestazioni del velivolo che ha segnato la storia dell’aviazione, che sarà possibile raggiungere Mach 2 oppure 7 G di accelerazione consacrando l’aereo come piattaforma ideale per esperimenti e test per componenti di lanciatori, sistemi di guida o esperimenti in microgravità.
Fino ad ora il business principale della società è stata la presentazione agli airshow degli esemplari di proprietà o il trasporto in volo di diversi esperimenti, anche in microgravità.
Attualmente la flotta è composta da 4 velivoli, 3 operativi e uno utilizzato come riserva per parti di ricambio, sarà però presto destinata ad espandersi quando arriveranno nella base della società i 5 nuovi Starfighter comprati dal proprietario in Italia, ormai dismessi dall’Aeronautica Militare Italiana e fra le ultime a togliere dalla linea l’eccezionale macchina.
L’attesa maggiore però per i prossimi anni è l’entrata in servizio di un piccolo vettore progettato appositamente per l’F-104 in grado di immettere in orbita bassa piccoli nanosatelliti universitari e di ricerca.
Dalle dimensioni di un missile Sparrow, quasi 6m di lunghezza e 400kg di peso, verrebbe sganciato a Mach 2 a circa 60.000ft di altezza, quota che richiederà l’utilizzo di tute pressurizzate, le stesse utilizzate sugli U2.
Starfighters è attualmente l’unica compagnia civile al mondo ad avere in flotta degli F-104 e si propone nel mercato dei lanciatori con l’intento di abbattere drasticamente i costi di lancio per piccoli o piccolissimi payload.
Questo articolo è © 2006-2024 dell'Associazione ISAA, ove non diversamente indicato. Vedi le condizioni di licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.