L’attività extraveicolare EVA-1, condotta da Greg Chamitoff (EV1) e Drew Feustel (EV2) è stata completata dopo 6 ore e 19 min. Gli obiettivi sono stati quasi tutti raggiunti, tra i quali:
– il recupero degli esperimenti MISSE-7A e 7B prelevati dal ELC-2 (Express Logistics Carrier 2).
– l’installazione di MISSE-8.
– l’installazione di punti luce per l’uso del CETA (Crew Equipment Translation Aid) e di una copertura sul SARJ (lato starboard).
– l’installazione di connettori per il riempimento di ammoniaca tra diversi EAS (Early Ammonia Server) presenti sul traliccio principale.
– spurgo di azoto da uno dei EAS (Early Ammonia Server).
– l’installazione dell’antenna EWC (External Wireless Communication) sul modulo US Lab per le comunicazioni wireless con i moduli ELC.
Ad ogni modo, a seguito di un problema con uno dei sensori di anidride carbonica della EMU di Chemitoff, l’EVA è stata abbreviata di 10 min, pertanto alcuni collegamenti dell’antenna per questa volta, non sono stati completati.
Alle 8:00 am, Andrey, Garan e Alex si sono riuniti per un’ora di review per familiarizzare con le procedure di abbandono della Stazione a fronte di gravi emergenze e dal momento che il prossimo comandante di Stazione sarà Andrey si sono riviste le nuove responsabilità dei singoli membri.
Alle 1:36 pm, Paolo Nespoli ha condotto una verifica delle comunicazioni di emergenza in banda VHF eseguendo check con le stazioni terrestri di Wallops per un voice check con il MCC- Houston, seguito dai contatti con il MSFC/PAYCOM (Payload Operation & Integration Center Communicator), TsUP Mosca, EuroCOMM e il sito giapponese di Tsukuba.
Nespoli, Dmitri e la Coleman, si sono riservati un’ora a testa per la personale preparazione in vista del rientro a Terra.