Arianespace assume la gestione del Sojuz Launch Site europeo
Ieri, Sabato 7 Maggio, si è tenuta, presso lo spazioporto europeo situato nella Guiana francese, la cerimonia ufficiale di passaggio di consegna del Sojuz Launch Site dall'ESA ad Arianespace. La cerimonia ha seguito il completamento di una campagna di lancio simulato.
Il processo di qualifica del nuovo sito di lancio è durato alcuni mesi ed ha visto coinvolti l'agenzia spaziale francese CNES come primo appaltatore, assieme agli altri partners europei e russi.
Lo scorso Marzo, l'”acceptance review” ha dichiarato l'idoneità del sito ad accogliere il suo primo razzo, e contemporaneamente il CNES ha consegnato l'intera struttura all'ESA.
L'ultimo tassello di questo processo, è avvenuto il 31 Marzo scorso con il passaggio di consegna da parte dell'ESA ad Arianespace.
Dal canto suo quindi, la società francese è diventata la responsabile per il Sojuz Launch Site ed ha dato il via ad una campagna di lancio simulato, iniziata il 29 Aprile e terminata il 5 Maggio.
Il test ha assicurato che il vettore Sojuz e tutte le infrastrutture lavorassero assieme senza intoppi, ed ha permesso al personale di terra di esercitarsi potendo usufruire delle condizioni realistiche di lancio. La dry run è durata cinque giorni ed ha validato tutte le procedure precedenti al lancio.
La cerimonia è stata caratterizzata dai discorsi del Direttore Generale dell'ESA Jean-Jacques Dordain, in apertura, e da quelli di Jean-Yves Le Gall, Presidente e CEO di Arianespace, del Presidente del CNES Yannick d'Escatha, e da quello del neo Direttore dell'agenzia spaziale russa Roscosmos, Vladimir Popovkin. In coda, si è tenuto il formale passaggio delle “chiavi” del sito da Dordain a Le Gall.
Durante l'evento si è voluto anche celebrare il recente 50esimo anniversario del primo uomo nello spazio, fissando nelle strutture del nuovo sito di lancio una placca commemorativa ed una pietra proveniente dal Pad 1 del Cosmodromo di Bajkonur, dal quale partì il memorabile viaggio di Yuri Gagarin.
Questa pietra vuole simboleggiare la continuità fra lo storico sito di lancio russo, che ha vissuto gli inizi della Space Age con lo Sputnik e con i primi voli abitati, e il nuovo Sojuz Launch Site della Guiana Francese.
Il programma “Sojuz at CSG”, ovvero “Sojuz at Centre Spatial Guyanais” dell'ESA ha coinvolto sette Stati Membri.
La decisione di sviluppare tutte le infrastrutture per permettere al vettore russo Sojuz di essere lanciato dalla Guiana Francese è di reciproco interesse per l'Europa e per la Russia. Dal punto di vista europeo, l'instaurazione di questo tipo di stretta collaborazione con la Russia è fonte di importanti benefici, come la riduzione dei costi di sviluppo e produzione dei sistemi per un nuovo lanciatore, oltre alla nascita, in futuro, di una possibile partnership commerciale.
La costruzione del Sojuz Site europeo è incominciata nel Febbraio del 2007, benché i primi scavi e i primi lavori per le prime infrastrutture fossero incominciati rispettivamente nel 2005 e nel 2006.
Il personale russo è arrivato sul posto verso la metà del 2008 per assemblare il piazzale di lancio, la mobile gantry, i sistemi per i propellenti ed i banchi di prova.
I primi due lanciatori Sojuz sono arrivati dalla Russia via mare nel Novembre del 2009 per essere assemblati nella nuova struttura per la preparazione e l'integrazione.
Il sito di lancio è pressoché identico agli altri siti per i vettori Sojuz sia in Kazakhstan che in Russia, benché adattati alle normative europee sulla sicurezza.
La principale differenza nel nuovo sito europeo sta nella mobile gantry alta 45 metri che permette l'installazione dei payloads sul lanciatore in verticale, direttamente al pad di lancio. Le sue piattaforme di lavoro interne mobili, inoltre, forniscono accesso al Sojuz a vari livelli per l'espletamento delle diverse attività di checkout.
Le dimensioni e le caratteristiche del razzo Sojuz si inseriscono precisamente fra quelle dell'Ariane 5 e quelle del Vega, il nuovo booster europeo. Ariane 5 è più adatto ai grossi satelliti, mentre il Vega si rivolge al mercato dei payloads più piccoli.
Il programma “Sojuz at CSG” oltre, come detto, ad offrire nuove possibilità di lancio all'Europa, potrebbe spalancarle anche le porte ad un ulteriore ed eccitante aspetto: quello di adattare il nuovo Sojuz Launch Site per permettere lanci abitati verso la Stazione Spaziale Internazionale.
Fonte: ESA.
1) Da sinistra: Jean-Jacques Dordain, Direttore Generale dell'ESA, Vladimir Popovkin il Nuovo Capo di Roscosmos, Jean-Yves Le Gall, Presidente ed Amministratore Delegato di Arianespace, Yannick d’Escatha, Presidente di CNES, e Victor Nikolaev, Capo Esecutivo di Starsem. Credits: ESA – S. Corvaja, 2011
2) Da sinistra: Jean-Jacques Dordain, Yannick d’Escatha, Vladimir Popovkin, e Jean-Yves Le Gall. Credits: ESA – S. Corvaja, 2011
3) Una fase del test di lancio avvenuto dal 29 Aprile al 5 Maggio 2011. Credits: ESA – S. Corvaja, 2011
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