Dieci anni fa in data di oggi e dopo 75970 orbite, terminava la vita operativa della Stazione russa MIR. La spinta per l’ingresso in atmosfera venne fornita dai propulsori di una Progress che inserirono la MIR in un corridoio di deorbit con destinazione il sud del Pacifico (i resti si dispersero in un’area non molto distante dalle isole Fiji). Nei suoi 15 anni di attività la MIR ha ospitato 28 equipaggi di lunga permanenza (104 astronauti da 12 differenti nazioni) che hanno fatto della MIR il secondo avamposto spaziale più visitato dopo la ISS. La MIR ha mantenuto per molto tempo il record della permanenza umana continua più lunga (ben 3644 giorni) superato dalla ISS solo nell’Ottobre del 2010. La MIR ha ospitato gli Space Shuttle per ben nove volte e sette astronauti americani tra cui la nota Shannon Lucid. Tuttavia qualcosa del progetto MIR sopravvive ancora oggi, infatti il core dell’attuale International Space Station era il modulo principale destinato alla realizzazione della MIR-2 non più costruita, ma ribattezzato Zvezda (Stella) e usato come primo “mattone” per la realizzazione dell’attuale ISS.
A bordo, Paolo e Cady hanno continuato con il lavoro nel cargo HTV Kounotori, oggi il focus era l’imballo finale degli ultimi materiali da gettare. Il “Sayonara time” resta quello programmato per Lunedì 28/03 alle 11:45 EDT e il deorbit per il giorno successivo.
Paolo Nespoli ha impegnato circa mezz’ora per un’esercitazione “Shuttle RPM” in cui ha usato la Nikon DX2 con gli obiettivi da 400 e 800 mm. Utilizzando gli oblò del modulo SM ha effettuato una serie di scatti verso Terra, selezionando frequentemente tra focus manuale e autofocus, e calcolando la tempistica di ripresa dal momento che gli operatori nella realtà hanno solo 90 secondi di tempo per le riprese dello scudo termico dell’orbiter. Successivamente, in Columbus nell’EPM (European Physiology Module) Paolo ha preparato alcuni dispositivi per il futuro esperimento che riguarderà le malattie cardiovascolari.
Nel modulo SM, Dmitri ha eseguito ancora una volta una serie approfondita di test al sistema video russo, soprattutto per le tarature generali dei monitor a seconda dei formati in uso. Dmitri ha inoltre effettuato un controllo del router RS e dei relativi collegamenti alla rete ethernet nel retro dell’apposito pannello.
Paolo Nespoli ha riguardato le procedure per il materiale inerente ad una ulteriore sessione sperimentale “Kids in Micro-G” (una serie di esperimenti sviluppati da giovani studenti per la dimostrazione delle leggi di Newton).
Alle 4:30 am, Dmitri ha dato il suo supporto ad un evento PAO TV parlando con gli studenti universitari e delle scuole superiori presenti al “Cosmonautics and Rocket Technology” presso Bauman – Mosca.
Alle 8:05 am, Paolo Nespoli ha effettuato un collegamento radioamatoriale con gli studenti di Verano Brianza, sua città natale.
CEVIS No Go: l’insolito e ciclico rumore emesso dall’attrezzatura va aumentando d’intensità e gli specialisti a questo punto hanno preferito fermare l’uso del CEVIS fino a quando non verrà chiarita la natura del problema.