MagISStra: mercoledì 09 marzo 2011
Come da programma, lo Shuttle Discovery ha sfruttato la prima opportunità per atterrare senza problemi al KSC a mezzogiorno circa (EST). Come risaputo si tratta dell’ultimo landing di questa macchina, del Discovery, dopo una lunga e onorata carriera. Questo è stato il 133° volo di uno Shuttle, il 39° per il Discovery di cui diamo qualche altro numero: 365 i giorni totali trascorsi in orbita, 5830 orbite e un turnover di 252 uomini di equipaggio sulle 39 missioni.
A bordo della Stazione con riferimento alle attività di routine gli impegni tornano quasi a regime, sia per l’avvio e la ricarica dei vari esperimenti che per i sempre numerosi test e verifiche ambientali dell’habitat.
Dmitri ha condotto la sua terza sessione di Squid-2 che fa parte della ricerca medica russa per studiare la distribuzione dei liquidi all’interno del corpo umano in assenza di gravità.
In seguito Dmitri ha impegnato parecchie ore nel modulo SM attivandosi con la ricerca guasti sulla micropompa N1 del sistema di controllo termico, in particolare del Loop 2, che ha accusato un’avaria al comando di avvio. Tra l’altro, il relativo pannello di controllo era stato sostituito da Kaleri lo scorso 07/02 e Dmitri nella sua ricerca ha eseguito alcuni ponticelli e cambiato connessioni, effettuando diverse misurazioni elettriche.
Paolo Nespoli ha lavorato per un ulteriore service al FIR FCF sostituendo un’altra unità sperimentale.
Scott Kelly e Cady Coleman hanno lavorato parecchie ore alla preparazione delle attività previste per domani con il cambio di posizione del cargo giapponese Kounotori. È stato quindi chiuso il portellone e dato inizio alla sequenza di scollegamento degli allacciamenti intermodulari (in Zenit).
Nel frattempo Alex e Oleg sono stati impegnati per circa due ore all’interno del modulo di discesa della Sojuz TMA-01M per esercitarsi nelle operazioni di rientro atmosferico sotto le indicazioni del TsUP Mosca.
Alle 5:25 am EST, Alexander Kaleri ha dato il suo supporto ad un evento PAO TV, in cui ha risposto agli intervistatori della TV lettone presenti nel Museo di Storia della Medicina di Riga. Kaleri, che è lettone, ha potuto scambiare alcune battute con suo fratello, il nipote e il suo vecchio insegnante nonche altre personalità presenti all’evento.
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