I tre ospiti della Stazione hanno dedicato circa 90 min di OBT (on-board training) al ripasso delle procedure messe a punto per rispondere ad una tra le peggiori emergenze: il caso della depressurizzazione rapida. L’esercitazione condotta nel modo più realistico possibile, avviene come sempre con il supporto degli specialisti in collegamento radio (TsUP-Moscow, MCC-Houston, COL-CC/Oberpfaffenhofen e SSIPC/Tsukuba). L’equipaggio in questa esercitazione si sposta rapidamente lungo tutta la Stazione, al fine di simulare un’azione di risposta coprendo i posti di blocco e di comando (che quasi sempre coincidono con i portelloni intermodulari) e comunicando posizione e azioni in corso ai centri di controllo.
Un volta terminata l’OBT, Paolo Nespoli si è occupato dell’MSG (Microgravity Science Glovebox) per le operazioni al payload BXF (Boiling eXperiment Facility), sostituendo il cavo di alimentazione di un particolare sensore che ha dato da subito dei problemi, ed eseguendo un riallineamento delle lenti dell’hardware BXF.
Cady Coleman ha lavorato all’interno di Kibo al CBEF (Cell Biology Facility) allestendo il payload NanoSkeleton2 per la prima sessione sperimentale. Lo scopo è la produzione di nanomateriali ad alte prestazioni, l’indagine mira a chiarire l’effetto della gravità sul “galleggiamento” dell’olio e la sua sedimentazione nonche la convezione sui cristalli generati in condizioni di microgravità.
Nel segmento russo il comandante Dmitri è stato impegnato in una in-flight maintenance (programmata) del processore dell’acqua di condensa sul quale ha dovuto sostituire alcuni componenti con dei ricambi nuovi.
Paolo ha invece utilizzato il TOCA (Total Organic Carbon Analyzer) nel Nodo-3 per le analisi dei campioni d’acqua prelevati dal Water Recovery System di bordo. Lo strumento impiega circa due ore per emettere una serie di risultati che vengono poi trasferiti con un downlink. Paolo si è dedicato anche al service del CSA-CP (l’analizzatore del materiale della camera di combustione) e alla sua messa a punto.
Paolo è quindi passato nell’US Airlock per iniziare la lunga preparazione di tutte quelle attrezzature che serviranno nella prossima attività extraveicolare pervista con l’arrivo di STS-134.
A tale proposito, verso le ore 1:00 pm, Cady e Paolo hanno condotto circa 15 min di teleconferenza con gli specialisti per discutere alcuni dettagli della preparazione della missione ULF6. La prima parte di cui si occuperà Paolo impegnerà circa 3 ore e mezza e le successive parti verranno sviluppate nelle prossime due settimane per un totale impegnato di almeno 11 ore, e questo solo per imballare il materiale destinato a ULF6 (acronimo di Utilization & Logistics Flight).
Alle 8:30 am, Dmitri ha dato il suo supporto ad un evento PAO TV rispondendo ad un’intervista della TV/Radio Broadcasting Company (GTRK) di Irkutsk, una città della Russia siberiana centrale.
Alle 11:35 am, Cady Coleman a sua volta è stata intervistata da Mrs Carrie Saldo di WGBY-TV e dagli organizzatori del Springfield Technical Community College (STCC) di Springfield, a cui erano associati per l’occasione alcuni studenti universitari. Infine alle 1:40 pm, Cady ha condotto un collegamento radioamatoriale con gli studenti della Lehman High School di Kyle, Texas.