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MagISStra: Domenica 27 marzo 2011

Dmitri Kondratyev ha allestito dei rilevatori di suoni denominati “Shumomer” con cui ha condotto dei test all’interno del modulo SM. Lo scopo in questo caso era di testare l’equipaggiamento che controlla il livello del rumore del segmento russo e il relativo software, una verifica che deve essere necessariamente condotta dal personale di bordo perchè non è possibile farlo da remoto.

Paolo e Cady hanno speso parecchie delle loro ore di lavoro per le ultime rifiniture al cargo giapponese HTV-2.
Cady si è occupata di attivare e produrre documentazione video del sistema REBR (la scatola nera di circa due kg e con diametro di circa 30 cm). C’è tutta una serie di considerazioni dietro l’uso dell’REBR, dalla traiettoria più adatta al rientro distruttivo, alla forma e disposizione dei componenti esterni che possono influire aerodinamicamente, alle risposte termodinamiche dei vari materiali costituenti, insomma si vuole avere maggiore padronanza degli eventi che accadono durante il deorbit. Questo vale sia per le strutture maggiori che per i normali satelliti commerciali.
Paolo ha spogliato il cargo dai sensori (fumo, incendio etc) e dai vari dispositivi di telemetria, e una volta terminata anche la preparazione del vestibolo è passato al setting della videocamera da utilizzare nella stazione robotica in US Lab per le riprese live durante la partenza dell’HTV programmata per domani.

I due astronauti si sono dati una mano l’uno con l’altro nella chiusura del portellone del cargo (alle 10:30 am EDT), nell’installazione del meccanismo e controller CBM CPA nel vestibolo e asportando le condotte della ventilazione forzata. La parte finale dell’operazione verrà ripresa domani poco prima della partenza.

La Coleman ha avuto modo di dedicarsi anche alla preparazione del Laptop dedicato ad ‘AMS (Alpha Magnetic Spectrometer) nella sua location prevista nell’US Lab. Paolo ha avuto inoltre, come scheduled, un’ora riservata per lo disimballaggio del materiale cargo USA portato su con la Progress 41P.

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