Ieri ha finalmente preso il via la pluriritadrata missione STS-133, l'ultima del programma che coinvolge l'orbiter Discovery.
Con condizioni meteo ottimali, dopo un conteggio alla rovescia regolare, negli ultimi minuti si è rischiata una sospensione delle operazioni di lancio.
Un computer gestito dall'USAF che controlla le operazioni dell' Eastern Range (CCAFS e KSC) è andato in tilt, compromettendo il tentativo di lancio.
Il Launch Director Mike Leinbach, ha ordinato allora di procedere comunque al countdown da T -9 minuti a T – 5 minuti e di attendere poi un altro paio di minuti, sino alla chiusura della finestra di lancio.
Fortunatamente i tecnici dell' USAF hanno resettato in tempo i loro sistemi e il conteggio è potuto riprendere.
Il decollo di Discovery è avvenuto alle 22,53:24 CET.
Durante l'ascesa sono stati notati alcuni frammenti di schiuma isolante che si sono staccati dal serbatoio esterno, con alcuni che hanno anche toccato le piastrelle dell'orbiter.
Tuttavia questo problema è occorso dopo oltre quattro minuti dal decollo, negli strati alti dell'atmosfera, quando gli impatti perdono la loro forza, per cui i tecnici ed i responsabili verificheranno con una certa tranquillità i filmati e le osservazioni orbitali della copertura in programma oggi.
L'equipaggio di Discovery è formato da Steve Lindsey, Eric Boe, Al Drew, Mike Barrat, Nicole Stott e Steve Bowen.
Quest'ultimo ha sostituito nelle scorse settimane l'incidentato Timothy Kopra, che seguirà la missione dal centro di controllo di Houston.
Bowen ha volato suul'ultima moissione effettuata , la STS-132, divenendo così l'unico astronauta con partecipazione a due missioni shuttle consecutive.
Il carico della missione, denominata ULF-5, è costituito dal PMM Leonardo e dal pallet ELC-4.