STS-133/Discovery (ULF-5) è decollato ieri dallo storico Pad A del Kennedy Space Center alle 4:53:23 pm EST, con soli pochi secondi alla chiusura della finestra di lancio. Il ritardo iniziale si è dovuto ad un problema con il Range Safety System, mentre tutte le fasi di prelancio svolte durante la giornata sono state conseguite con problemi minimi o di secondaria importanza. Al momento del lancio la Stazione stava sorvolando il Pacifico e questo rappresenta per il Discovery il suo ultimo volo.
L’Orbiter porterà a bordo della ISS sei ulteriori ospiti: il Comandante Steve Lindsey, il pilota Eric Boe, il Mission Specialist Alvin Drew, l’MS2 Steve Bowen, l’MS3 Michael Barratt e Nicole Stott in qualità di MS4. Tutti veterani che hanno già viaggiato con lo Space Shuttle. Per il Discovery si tratta della 39ma e ultima missione. Il payload primario di STS-133 è il modulo Leonardo che è stato riconvertito in PMM per restare permanentemente attraccato alla Stazione. Il carico prevede inoltre una novità, il robot antropomorfo Robonaut-2 (R2 per brevità) che comunque non verrà attivato se non tra parecchi mesi e lo scopo principale di questo prototipo è quello di migliorare le capacità di interazione di queste macchine in assenza di gravità. Altro carico importante per la ISS è il magazzino esterno ELC4 (EXPRESS Logistics Carrier 4) per la ricambistica esterna della Stazione. La missione prevede inoltre due attività extraveicolari di circa 6 ore ciascuna e una durata della missione di 12 giorni, con la possibilità di estenderla di un giorno per poter effettuare (utilizzando uno dei veicoli Sojuz) un vero e proprio servizio fotografico della Stazione completa di tutti i veicoli logistici e di supporto.
A bordo, Paolo Nespoli ha ripassato le procedure per le operazioni di ingresso nel cargo ATV2 e con Kaleri ha dato inizio ai classici 60 minuti di test per verificare la tenuta stagna del vestibolo e del boccaporto. Una volta aperto il portellone, sono stati prelevati campioni d’aria in Keplero per verificare che non vi fossero state perdite di gas o fluidi indesiderati durante il lancio e alla fine Paolo ha completato l’integrazione con la ISS sistemando le condotte d’aria e di ventilazione attraverso il vestibolo.
Scott, Paolo e Cady hanno impegnato ancora una volta parecchio tempo alla preparazione delle operazioni di RPM (R-bar Pitch Maneuver) dello Shuttle, verificando ancora una volta l’attrezzatura, la carica e il numero di batterie di scorta per le macchine fotografiche, le posizioni e le posture per le riprese attraverso gli oblò della Stazione.
Dmitri Kondratyev ha riservato due ore per il trasferimento materiale ancora presente nella Progress 41P, stivando i borsoni nell’airlock DC1 e aggiornando l’inventario. Scott Kelly invece ha dato il suo supporto al team di Terra per la preparazione del modulo PMA-2 (Pressurized Mating Adapter-2) a fronte del prossimo attracco del Discovery.
Alle 9:53 am EST, Dmitri ha inviato uno speciale messaggio TV mostrando e descrivendo un piccolo veicolo spaziale denominato “Cedro” e portato a bordo della ISS con il cargo 41P. Dmitri ha spiegato: “… Il piccolo satellite è stato chiamato Cedro in onore del segnale di chiamata (call sign) di Yuri Gagarin. Abbiamo intenzione di attivarlo a bordo della stazione il prossimo 12 aprile 2011, cioé il giorno in cui tutto il mondo celebra l’anniversario del suo storico volo. Lo sviluppo, la produzione e il lancio del piccolo Cedro, è la fase iniziale di un programma nazionale che ha l’approvazione dell’UNESCO, con l’obiettivo di creare e gestire mini-satelliti con massa inferiore a 100 kg, promuovendo la partecipazione di studenti in tutto il mondo. Una volta che attiviamo “Cedro”, esso inizierà a trasmettere 25 tipi di saluti in 15 lingue, immagini della Terra, dati di telemetria del payload scientifico e registrazioni audio storiche. Grazie a Kedr (Cedro) 50 anni dopo il volo di Gagarin tutti i radioamatori dislocati nel mondo avranno l’opportunità unica di ascoltare il famoso Poyekhali (Let’s Go!) dall’orbita terrestre.”
Alle 6:23 pm EST, tutti i sei membri dell’equipaggio si sono riuniti per elaborare le procedure di emergenze da utilizzare con il cargo ATV2.
ATV reboost: come da programma alle 5:33 am è avvenuta la singola accensione dei propulsori OCS di Keplero che è durata 3 min e 18 sec, innalzando l’altitudine della Stazione di 860 metri.
Sojuz 24S Flyabout: a oggi, Roskosmos sta ancora lavorando sul progetto di eseguire il “flyabout” con il veicolo Sojuz TMA-01M per la documentazione fotografica di tutto l’avamposto orbitale che avrebbe un’indubbia rilevanza storica.