MagISStra: venerdì 18 febbraio 2011
Nel segmento russo, Kaleri si è adoperato nella periodica manutenzione al sistema dei filtri che hanno la funzione di rimuovere le impurità, iniziando un ciclo di rigenerazione delle cartucce assorbenti.
Poco prima dell’inizio dell’attività di trasferiemento del cargo giapponese Kounotori, Scott e Cady hanno effettuato:
– la disconnessione dei rimanenti allacciamenti intermodulari tra vestibolo e cargo.
– l’installazione in Nadir del CDC (Center Disk Cover).
– ultime verifiche al sistema CBM (Common Berthing Mechanism) e apertura delle sicurezze.
– chiusura del portellone in Nodo 2.
Subito dopo Scott ha dato il via alla pressurizzazione del vestibolo tra HTV e Nodo 2. Mentre Paolo Nespoli per la copertura video delle operazioni robotiche ha lavorato sui laptop che pilotano la conversione e lo streaming video via US OpsLAN e Ku-Band. Paolo è passato quindi in Cupola per attivarsi sulla stazione robotica RWS UOP (Robotic Workstation / Utility Outlet Panel). Cady ha chiuso le protezioni agli oblò di Kibo mentre quelle di Cupola per ovvie ragione sono rimaste aperte.
A questo punto, tutto è stato pronto per iniziare il riposizionamento di HTV-2-Kounotori sulla porta Zenith del Nodo 2.
Con Paolo Nespoli e Cady Coleman al controllo delle attività è stata portata a termine con successo l’operazione per la quale sono state impegnate diverse ore. L’apertura del portellone in Zenith è prevista per Lunedì 21/02. Il riposizionamento è stato necessario per non ingombrare, con la mole del cargo, l’area di lavoro nei pressi della stiva dello Space Shuttle. Ad ogni modo HTV-2 resterà in Zenith solo per il tempo necessario, una volta partito il Discovery Kounotori verrà riportato sul boccaporto Nadir (al momento l’operazione è prevista per il 07/03).
Durante il trasferimento Scott ha utilizzato una camcorder per monitorare attentamente il dispositivo passivo di attracco all’esterno del Nodo 2, verificando eventuali presenze indesiderate di detriti o altri oggetti.
Cady e Paolo hanno monitorato attentamente la fase 1 e la fase 2 della cattura e del successivo ABOLT (cioè l’operazione di centraggio e acquisizione dei bulloni di fissaggio e guida), in questa specifica situazione a bordo era assolutamente vietato ogni tipo di esercitazione fisica con gli equipaggiamenti ginnici.
Al termine una volta assicurato HTV-2 al boccaporto di Zenith, Scott ha iniziato la pressurizzazione del relativo vestibolo per la verifica della tenuta in pressione.
Nel segmento russo sono continuate alcune delle attività post-EVA come la reintegrazione della Progress 41P, mentre Dmitri ha iniziato la calibrazione del payload sperimentale FOTON-GAMMA, che lui e Oleg hanno montato all’esterno della Stazione.
Alle 3:15 am EST, tutto l’equipaggio si è riunito per la settimanale teleconferenza con il controllo di volo russo e con l’MCC Houston. Mentre alle 9:10 am, Kaleri, Oleg e Dmitri si sono collegati con gli specialisti russi che seguono l’inventario e i trasferimenti del materiale presente a bordo.
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