Cady Coleman prima di far colazione ha iniziato la sua ottava sessione medica che prevede l’assunzione di pillole di Alendronate, come contromisura per limitare i danni che la microgravità genera sul tessuto osseo dell’organismo umano. Subito dopo, seguita a ruota da Scott e Paolo Nespoli, ha completato un’altra sessione del Reaction Self Test di vigilanza psicomotoria.
In vista dell’attività extraveicolare russa EVA-28 (in programma per il 16/02), Oleg e Dmitri hanno iniziato le prime configurazioni dei sistemi, partendo da quello per la comunicazione STTS all’interno dell’airlock DC-1 e del transfer compartment del modulo SM. Dmitri ha quindi preparato e poi testato il POV EVA, uno specifico pannello strumenti nel SM a supporto delle EVA. Oleg ha lavorato alla selezione di ulteriore materiale da gettare con la Progress e alla sistemazione di alcune attrezzature scientifiche nell’MRM1.
Come preparazione per la passeggiata spaziale Oleg e Dmitri hanno impegnato un’ora nelle fasi preliminari delle varie sessioni mediche, a cui dovranno sottostare fino al giorno previsto per la EVA-28.
Paolo Nespoli si è dedicato al completo salvataggio dei dati raccolti durante la seconda sessione di NEUROSPAT, mentre Cady per la copertura video delle operazioni previste per oggi con il braccio robotico ha attivato la VSW (Video Streaming Workstation) e i vari laptop di supporto per la conversione e lo streaming video.
Cady in Cupola ha avviato i sistemi della Robotic Workstation e predisposto l’area di lavoro.
Successivamente Scott, Paolo e Cady hanno lavorato sia con il braccio RMS giapponese che con l’SSRMS per reinserire il pallet all’interno del cargo HTV-2 che è avvenuto senza problemi. Una volta terminato Scott Kelly ha dedicato ulteriore tempo al trasferimento del materiale dall’interno e iniziare con lo stivare nell’HTV-2 quei componenti da gettare via al termine della missione. Alla fine ha effettuato un debrief con gli specialisti per relazionare questa ultima attività.
Paolo Nespoli all’interno dell’Airlock US ha iniziato un ulteriore ciclo di ricarica delle REBA (Rechargeable EVA Battery Assembly), mentre Oleg eseguiva un controllo manuale delle coppie di serraggio sulle viti presenti nel meccanismo dell’interfaccia di docking tra la Sojuz TMA-01M e il modulo MRM2.
Alle 2:20 pm EST, Paolo Nespoli ha condotto una teleconferenza con il team del CSL (Crew Support Laboratory).