Gli astronomi che scrutano l'Universo alla ricerca dei suoi segreti potranno presto essere in grado di scoprire sempre più stelle nascenti e sempre più pianeti, grazie ai nuovi telescopi in fase di costruzione in questo periodo in Cile ed in Messico, la cui progettazione ha attinto direttamente dalla tecnologia spaziale.
Infatti, la tecnologia d'avanguardia sviluppata dall'azienda italiana Media Lario Technologies, di Bosisio Parini in provincia di Lecco, per lo straordinario telescopio a raggi X montato sull'osservatorio spaziale XMM-Newton dell'agenzia spaziale europea, verrà impiegata nuovamente sia per il più grande radio telescopio al mondo, l'Atacama Large Millimeter Array Project (ALMA) in Cile, che per l'enorme Large Millimeter Telescope a parabola singola, in Messico.
Secondo le parole di Michele Suita, ALMA Program Manager presso la Thales Alenia Space in Italia, due requisiti chiave per ALMA erano la precisione dei pannelli e la necessità di evitare qualsiasi manutenzione speciale su di essi, durante il periodo di vita del telescopio.
Un'accuratezza dello stesso ordine di grandezza dello spessore di un capello. Questo è quanto richiesto per garantire la precisione e la performance dei 3000 pannelli riflettori di ALMA che formano poi le 25 antenne larghe 12 m ciascuna del nuovo telescopio, che rappresentano il contributo europeo al mastodontico impianto composto da ben 66 antenne.
Per raggiungere tale precisione, i pannelli di fabbricazione europea sono stati realizzati con la stessa “electroforming technology” impiegata per XMM-Newton.
La superficie non deve deviare di più di 25 microns dalla forma ideale e di soli 8 microns per ognuno dei singoli 120 pannelli che formano ogni antenna. Un capello umano è spesso almeno 17 microns.
Suita ha spiegato che i pannelli costruiti da Media Lario, per conto di Thales Alenia Space Italia, prime contractor del progetto, sono stati gli unici a rientrare in questa specifica .
Per raggiungere gli stretti requisiti di ALMA, sono stati svolti degli studi nell'ambito del Technology Transfer Programme dell'ESA, con il supporto tecnico dell'European Southern Observatory.
La radio astronomia è simile all'astronomia ottica ma impiega le frequenze radio al posto della luce visibile per rilevare gli oggetti astronomici.
Fin dalla sua nascita, negli anni '30 del secolo scorso, la radio astronomia ha scoperto molte nuove stelle e galassie, oltre a dei nuovi oggetti denominati quasars, pulsars e masers. Inoltre, probabilmente la più importante scoperta effettuata da questa branca dell'astronomia è stata la prova certa della fondatezza della teoria del Big Bang.
Quando ALMA sarà completato, nel 2012, la sua stupefacente enorme struttura composta da 66 antenne diverrà il più grande radio telescopio al mondo. Esso aiuterà gli scienziati a studiare le stelle, i sistemi planetari e le galassie, oltre a permettere l'osservazione dei fenomeni legati alla nascita di nuove stelle quando l'Universo era giovane.
La “electroforming production technology” di Media Lario è stata anche scelta per l'antenna singola di 50 metri di diametro del Large Millimeter Telescope attualmente in fase di costruzione sulla sommità del Sierra Negra, in Messico, ad una quota di 4600 m.
L'electroforming replication technology sviluppata per produrre gli eccezionali specchi di XMM-Newton, hanno portato a dei fondamentali progressi tecnologici in campi non correlati allo spazio. Questa stessa tecnologia spaziale viene impiegata per realizzare microchips più piccoli, più veloci e più economici.
Quando venne selezionata dall'ESA per realizzare gli specchi di XMM-Newton, Media Lario era già nota per la sua capacità di realizzare specchi elettroformati di altissima precisione. Quando sono state captate le prime sensazionali immagini a raggi X del nostro Universo riprese dal telescopio europeo, la tecnologia di replicazione di Media Lario è stata riconosciuta in tutto il mondo.
“La tecnica di replica è estremamente interessante quando vengono realizzati pannelli o specchi con la stessa elevata accuratezza, come quelli richiesti per le antenne di grande diametro e di estrema precisione e per i telescopi,” Ha spiegato Giovanni Nocerino, Amministratore Delegato e Presidente di Media Lario.
“Un riflettore principale circolare simmetrico può essere realizzato con un set di anelli con un numero di pannelli identici in ogni anello. Il vantaggio è tanto più elevato quante più antenne vengono impiegate, come nel caso di ALMA.”
Stefano Stanghellini, ESO-ALMA Antenna Project Manager ha spiegato che gli aspetti chiave di questa antenna risiedono nel design innovativo e nelle tecnologie applicate per la produzione dei differenti sottosistemi per il raggiungimento dei requisiti allo stato dell'arte dell'intero progetto. Infatti, i pannelli prodotti da Media Lario Technologies rappresentano un'ulteriore innovazione progettuale relativamente al contributo europeo ad ALMA.
“Abbiamo installato, recentemente, le prime sei antenne, con il nostro principale appaltatore, Thales Alenia Space Italia, in Cile, di cui le prime due saranno sottoposte ad un processo di acceptance testing fino a questo mese di Febbraio. Il resto delle antenne verrà quindi installato nel corso del 2011 e del 2012.” Ha concluso il Dr. Nocerino.
Fonte: ESA
1) ALMA è in fase di costruzione sul Chajnantor plateau nel deserto cileno di Atacama. Quando ALMA verrà completato nel 2012, il suo stupefacente enorme pannello composto da 66 antenne ad alta precisione lo renderanno il radio telescopio più grande sulla Terra. Le antenne potranno essere spostate lungo la pianura deserticaper una distanza che andra dai 150 m ai 16 km, fornendo ad ALMA un potente "zoom" regolabile. Credits: ESA.
2) L'antenna da 12 m di ALMA è composta da 120 pannelli singoli realizzati tramite l'electroforming technology che è stata sviluppata per produrre il telescopio spaziale a raggi X dell'ESA XMM-Newton. Credits: Media Lario
3) L'installazione di una delle antenne di ALMA. Credits: Media Lario
4) Il reparto produttivo di Media Lario. Credits: Media Lario.