Kaleri, Oleg, Dmitri e Paolo hanno completato ognuno di essi, 10 min del periodico esame medico russo Hematokrit (che misura i globuli rossi nel sangue). L’esame viene fatto pungendo una delle dita con un apposito perforatore, poi il campione di sangue viene inserito in un kit e successivamente si ha la lettura. È noto che la quantità dei globuli rossi in assenza di gravità, tende ad abbassarsi con il trascorrere del tempo.
Scott ha perso del tempo alla ricerca di un attrezzo che é necessario alla regolazione delle slitte di COLBERT nelle fasi di manutenzione.
Kaleri ha condotto una sessione di misurazioni con il payload KPT-12, raccogliendo inoltre diversi campioni all’interno del modulo MRM2 e poi in MRM1 (in un passato recente dietro alcuni pannelli di SM è stata trovata una discreta crescita di microflora). Lo scopo di questo payload è misurare i parametri ambientali (temperatura, umidità, flusso dell’aria) nonché la temperatura di superficie delle pareti del modulo, oltre ad altre aree suscettibili a corrosione, soprattutto prima e dopo l’insolazione (cioè nei cicli di giorno/notte). L’attrezzatura comprende: termometro a infrarossi, termoigrometro, anemometro e analizzatore a ultrasuoni.
Alex ha utilizzato inoltre lo strumento Piren e un igrometro per identificare potenziali aree soggette a condensa. Le misurazioni sono necessarie per verificare il rateo di crescita della microflora che potrebbe creare dei problemi di corrosione alla paratia del modulo orbitale. Si tratta quindi, di comprendere il fenomeno per prevenire danni futuri. Piren è un video endoscopio con sensore, utile alla ricerca di piccolissime falle all’interno degli scafi.
Dmitri e Oleg hanno speso parecchie ore nella revisione delle procedure e del piano d’azione per la prossima EVA-27, programmata per il 21 Gennaio prossimo. Hanno successivamente iniziato la raccolta degli attrezzi principali per la spacewalk. I compiti principali di EVA-27 sono:
* installazione dei componenti del nuovo sistema russo di trasmissione dati RSPI.
* servizio fotografico preliminare al “plasma pulse injector monoblock” (IPI-SM), allestire quindi una copertura protettiva, disattivare e asportare il monoblocco.
* stessa operazione di cui sopra, anche per Expose-R.
* installazione e collegamento di una telecamera su MRM1 nei pressi del dispositivo passivo di docking.
Paolo Nespoli ha condotto la prima parte della periodica misurazione del livello di rumore presente nei spazi abitati ed ha utilizzato lo strumento Sound Level Meter. Una volta giunto al termine del test, Paolo ha eseguito 60 misurazioni tra Kibo, Columbus, US Lab e nei vari Nodi, oltre che in SM. Lo strumento fornisce una lettura istantanea del livello di rumorosità, che viene trasferita in un database su apposito laptop.
Scott Kelly ha lavorato con tre contenitori di acqua iodata, degasando le tre sacche con un ingegnoso sistema fatto per la prima volta nel 2004 a bordo di un KC-135 durante una serie di voli parabolici a Zero-G. Sostanzialmente, l’astronauta si sostiene da un lato alla struttura e con il braccio libero fa roteare il contenitore a mo di centrifuga con un rateo di circa 15 rpm, in questo modo si riesce a separare l’aria dall’acqua. Aria che viene subito sfiatata da un apposito beccuccio.
In Columbus, Cady ha installato l’equipaggiamento per la sua prossima sessione VO2max, prevista per domani.
Alle 1:30 pm, EST Scott, Coleman e Paolo hanno supportato un evento PAO TV rispondendo alle domande dei presenti al The Great Lakes Science Center in Cleveland (un mix di pubblico generico, studenti e relative famiglie).