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STS-133 Discovery – Iniziano le riparazioni

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

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Al Pad 39A del KSC proseguono le attività volte a rimediare i guasti che negli scorsi giorni hanno costretto i responsabili ad annullare il tentativo dei lancio della missione STS-133 Discovery.

Una apposita struttura è stata installata per permettere ai tecnici di accedere al sistema Ground Umbelical Carrier Plate (GUCP), che durante il riempimento dei serbatoi dell' ET-137 ha evidenziato perdite consistenti di Idrogeno gassoso.

Oggi verrà smontata la tubazione e la piastra di accoppiamento, per poi procedere alla ispezione delle parti.

Completata la misurazione dell'allineamento e la sostituzione della guarnizione si potranno effettuare le prove di tenuta del sistema.

Le operazioni saranno facilitate dall'esperienza acquisita nel passato dopo simili inconvenienti registrati prima del lancio delle missioni STS-119 e STS-127.

Intanto i tecnici stanno valutando le procedure per tentare di riparare al Pad la crepa riscontrata nella schiuma del rivestimento termico dell'intertank.

La posizione frontale della parte danneggiata non facilita l'accesso agli addetti alle riparazioni.

Sofisticati sensori verranno utilizzati per capire se oltre la parte in vista ci possano essere altre zone danneggiate.

Già domani si dovrebbe procedere al distacco della parte incriminata, che dovrà poi essere esaminata per stabilire le cause del danneggiamento.

Si stanno studiando le procedure e le metodologie per poi riapplicare la schiuma isolante in loco.

La data del nuovo tentativo di iniziare la missione è momentaneamente fissata per il 30 Novembre, da confermare a conclusione delle riparazioni in corso.

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